Kurt Cobain era solito firmarsi Kurdt, dove la "d" simboleggia l'iniziale del suo secondo nome, Donald. Così si chiamava anche il padre, Donald Lelan Cobain, meccanico automobilistico ad Aberdeen. Fu a lui che venne affidata la custodia esclusiva di Kurt dopo la separazione dei genitori, all'età di nove anni. Il piccolo musicista non prese bene la notizia e scrisse sul muro della sua camera "Odio mamma, odio papà".
Aveva sempre pensato di essere un alieno adottato dai suoi "finti" genitori e spesso disegnava le creature extraterresti nei suoi fumetti. Oltre a questi compariva un'aggressiva caricatura del padre, nei panni del malefico Mr. Moustache.
Nel 1986, Kurt fu arrestato per aver imbrattato i muri di Aberdeen con le scritte God is gay e Homosex Rules. Uscì con la condizionale, ma non è questo il lato più interessante della vicenda. Kurt è stato spesso chiamato omosessuale, sin da quando a scuola era amico di un ragazzo gay. Non ha mai tollerato l'omofobia, per questo, nel 1992, ha lanciato una provocazione al pubblico del Saturday Night Live, baciando appassionatamente il suo bassista, Krist Novoselic, al termine della diretta. Lo fece "per far incazzare gli omofobi".
Kurt era particolarmente legato all'attrice hollywoodiana degli anni '40 Frances Farmer, morta nel 1970. La Farmer era stata ricoverata nello stesso istituto psichiatrico del nonno di Kurt, dove aveva subito l'elettroshock. A lei il leader dei Nirvana dedica la canzone Frances Farmer Will Have Her Revenge on Seattle, contenuta nell'album IN UTERO (1993).
Ma non solo, perché l'anno prima, al matrimonio con Courtney Love alle Hawaii, lei indossava un abito appartenuto a Frances Farmer. Kurt, invece, preferì mettersi un pigiama, sorridendo felice accanto alla moglie incinta di tre mesi della loro bambina, Frances, non a caso.
Kurt poteva apparire in uno dei più grandi cult anni '90, ma non avvenne. Il regista Quentin Tarantino, infatti, gli propose di interpretare la parte dello spacciatore Lance in Pulp Fiction (1994), ruolo poi affidato al simil biondo-occhi azzurri Eric Stoltz. Tuttavia, nonostante l'assenza sullo schermo dell'icona grunge, Kurt non mancò di ricordare Tarantino nei ringraziamenti dell'album IN UTERO.
Si può dire, però, che Kurt abbia vissuto in prima persona l'esperienza di Mia Wallace (Uma Thurman) nel film. Accadde proprio l'anno prima, in seguito a un'overdose di eroina prima del concerto dei Nirvana al New Music Seminar. Kurt sembrava morto, ma è risorto grazie all'intervento tempestivo di Courtney che gli ha iniettato del Narcan e lo ha preso a pugni sul petto.
Ma prima della storia d'amore con Courtney Love, Kurt ha avuto altre due relazioni serie, impresse in alcune sue canzoni. La prima è stata con Tracy Marander, probabile fotografa della copertina di BLEACH (1989) e musa per la celebre canzone About a Girl - ve ne abbiamo parlato qui. Tuttavia, la ragazza scoprì che la canzone era dedicata a lei solo dopo la morte del cantante.
Diversa fu invece la storia con la pepata Tobi Vail, a cui inizialmente Kurt voleva dedicare il secondo lato del disco NEVERMIND (1991) e a cui sono sicuramente dedicate Aneurysm e In Drain. Lei è anche dietro le origini di Smells Like Teen Spirit, ma questa è un'altra storia.
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