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Vi serve una scusa per ascoltare ancora Bruce Springsteen?

L'11 settembre 1973 usciva THE WILD, THE INNOCENT AND THE E STREET SHUFFLE. Vi serve una buona scusa per (ri)ascoltarlo? È un album magnifico.

È vero, non servono scuse per riprendere in mano un disco del Boss. A volte però, presi da mille cose, dimentichiamo di ascoltare la dose necessaria di E Street Band, e questo ha chiari effetti collaterali, giuriamo. 

Così, in occasione del quarantasettesimo anniversario di THE WILD, THE INNOCENT AND THE E STREET SHUFFLE, abbiamo voluto dedicarci a un attento ascolto.

La nostra scusa è stata un lungo viaggio: tastato il terreno, e vedendo che nessuno si ribellava a 4th of July, Asbury Park (Sandy) abbiamo messo in coda l'intero album. 

Se siete mai andati al circo o al luna park, se avete mai vissuto un'avventura con amici appena conosciuti, se avete mai visto uno spettacolo di teatro per bambini, potete capire cosa si prova ascoltando la E Street Band in questo disco.

Pensiamo al lato A dell'album, a Wild Billy Circus's StoryKitty's Back, The E Street Shuffle. La sensazione è quella di trovarsi in mezzo a un gruppo di gente un po' selvatica e molto talentuosa, geniale e indimenticabile. Che è un po' quello che si prova ascoltando Rosalita dal vivo.

Il lato B, di cui Rosalita fa parte, perde un po' l'atmosfera che ricorda anche GREETINGS FROM ASBURY PARK, il primo album di Bruce.

Ma è una perdita voluta, che funziona: il vuoto che si vuole riempire è colmato a suo modo da Rosalita, Incident on 57th Street, e soprattutto dal capolavoro New York City Serenade

Questo brano che non può essere ignorato svelò quanto ancora di Bruce e della E Street Band ci fosse da ascoltare. Secondo noi è la perla del disco, e anche una delle migliori della carriera del Boss. Se non la conoscete, scopritela con calma, fate caso a ogni strumento: è un brano che merita un ascolto attento. Bruce vi parlerà con voce calda, sussurrerà e vi farà sobbalzare, Clarence Clemons vi darà un assaggio della futura Jungleland (ultima traccia di BORN TO RUN). 

Questo è un disco che va assaporato lentamente, se volete conoscere il vero Boss.

Claudia Marzetti

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Claudia Marzetti

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