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Perché guardare US+THEM, il film concerto di Roger Waters

"Resistere, resistere, resistere". Ecco la nostra recensione di US+THEM, il film evento dedicato all'acclamato tour 2017-2018 di Roger Waters.

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Roger Waters aborriva i grandi tour negli stadi. Da ormai una ventina di anni, il “genio creativo dei Pink Floyd” (come lui stesso si definì immodestamente, ma in fondo giustamente) porta in giro tour lunghissimi, della durata anche di due o tre anni, nei quali talvolta approfondisce un album particolare dei Pink Floyd e lo integra con altri classici e brani della sua produzione solista.

Per lo Us + Them tour, 157 concerti in tutto (otto dei quali in Italia) e un incasso
totale di quasi 262 milioni di dollari tra il 2017 e il 2018, Waters, come sempre
refrattario alle logiche del marketing, ha dribblato la prassi promozionale limitando la presenza di brani dal suo disco nuovo di zecca (IS THIS THE LIFE WE REALLY WANT?) essenzialmente allo splendido trittico formato da Déjà Vu, The Last Refugee e Picture That (le prime due riprese anche in chiusura di concerto) per dare la priorità alla musica per cui è più famoso.

Uno spazio particolare è riservato in questo caso a DARK SIDE OF THE MOON (suonato quasi integralmente ma in due tronconi, il primo dei quali interrotto da One Of These Days da MEDDLE), ma ci sono anche un paio di brani a testa per WISH YOU WERE HERE, ANIMALS e THE WALL. Ed è proprio la porzione di ANIMALS la parte più intrigante in assoluto, con la micidiale doppietta Dogs e Pigsche apre la seconda parte dello spettacolo, quella in cui vengono calate dall’alto le quattro torri della centrale elettrica di Battersea e l’artista sferra un attacco senza precedenti a Donald Trump.

Musicalmente non tutto funziona alla perfezione, va detto: Jonathan Wilson è un bravissimo artista per conto suo, ma non è adatto per sostituire le parti vocali di Gilmour, mentre sia lui che Dave Kilminster se la cavano egregiamente alla chitarra, ma con poca fantasia. Anche il batterista Joey Waronker è un po’ sopra le righe, così come le due coriste. Ma Roger è in piena forma: sa quando farsi da parte, ma sa anche tenere in pugno un pubblico delirante (con tantissimi giovani in platea!) con la forza delle canzoni ma anche del messaggio.

I ragazzini che si tolgono la tuta e scoprono la scritta “resist” sulla maglietta per poi mettersi a ballare sull’assolo di chitarra di Another Brick In The Wall sono uno spettacolo, così come naturalmente gli altamente creativi effetti visivi e cinematografici preparati dalla produzione.

Disponibile in Blu-ray, Dvd, doppio Cd e triplo vinile, in questo film-concerto registrato ad Amsterdam Waters non racconta niente di nuovo. Ma lo racconta come nessun altro.

La recensione completa, firmata Mario Giammetti, è disponibile sul nuovo numero di «Classic Rock», in edicola e sul nostro store online. 
Mario Giammetti

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Mario Giammetti

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