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Caroline: la storia della radio pirata più famosa al mondo

Trasmessa da una nave omonima, Radio Caroline nacque nel 1964 con l’intenzione di dare un’alternativa al monopolio radiofonico della BBC.

Nei primi anni Sessanta c’era una sola rete televisiva commerciale. La BBC non era solo la leader, ma l’unica proprietaria delle onde radio, e questo le dava il diritto di controllare ogni trasmissione. A quei tempi, la febbre del rock ‘n’ roll americano non aveva ancora contagiato l’Inghilterra: i canali della BBC offrivano docili e innocui programmi per bambini, notiziari e intrattenimento moderato. In pochi anni questo clima tiepido si sarebbe trasformato, anche attraverso i media (pensiamo al programma Ready Steady Go!, in onda dal 1966). 

Se, all'inizio degli anni Sessanta, i media non erano ancora pronti, tanta gente nel Regno Unito iniziava ad esserlo. In particolare, alcuni decisero di non aspettare più, e decisero di affidarsi alla radio pirata. Il manager irlandese Ronan O’Rahilly cambiò la sua vita quando, non riuscendo a far trasmettere da nessuna emittente la musica del suo cliente Georgie Fame, entrò in possesso del traghetto passeggeri Fredericia e lo convertì in una radio pirata a Greenore, un porto irlandese posseduto dal padre.

Il nome della stazione radio venne cambiato in Caroline Radio quando O’Rahilly si imbatté nella copertina di un numero di Life in cui al figlia di J.F.Kennedy (Caroline) ballava con il fratello nello Studio Ovale della Casa Bianca. La scena fu interpretata da O’Rahilly come un “giocoso disordine del potere”.

Era quella l’atmosfera che O’Rahilly voleva nella sua radio... e non dimentichiamo che il Presidente degli Stati Uniti e la sua famiglia erano d’ispirazione per il manager anche per le loro origini irlandesi.

Il 28 marzo 1964, a mezzogiorno in punto, le voci di Chris Moore e Simon Dee iniziarono la storia di Radio Caroline. La prima canzone trasmessa fu una promessa di cambiare le cose: It’s All Over Now, dei Rolling Stones. Tutti i DJ di Radio Caroline volevano trasmettere la musica che la BBC passava sotto silenzio. Uno dei DJ più conosciuti di questa radio fu Johnny Walker, amante fino all’osso del travolgente rock ‘n’ roll. Ma i DJ a Radio Caroline erano molti, senza contare quelli che arrivavano dagli Stati Uniti come ospiti.

Il fascino di Radio Caroline, che il film I Love Radio Rock riprende, stava anche in quel senso di mistero e di appartenenza a un club segreto che provavano gli spettatori ogni volta che ascoltavano la radio. Il suo successo fu tale che il governo forzò la mano, obbligando alcuni tra gli speaker a lasciare il mare.

Con il tempo Radio Caroline fu ostacolata e costretta a spostarsi. Ma continuò a trasmettere, finché divenne parzialmente legale. La storia di Radio Caroline è stata senza dubbio complicata anche per il tormentato rapporto con il mare. Ma nonostante questo, in qualche modo, esiste ancora.

Claudia Marzetti

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