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Yes: com’è nata la copertina di FRAGILE?

Se siete fan degli Yes, il nome di Roger Dean farà suonare qualche campanello nella vostra testa. La loro strada si incrociò nel 1971...

Quando gli Yes cominciarono a registrare FRAGILE,  il loro quarto album, erano consci del fatto che nuovi fan avrebbero rimpinzato le linee dei già fedeli amanti della band. Così, durante la produzione, la band decise di mettere in luce il lavoro di ogni membro. Bruford raccontò della sua proposta di diventare tutti “produttore, direttore, maestro per un giorno”, per poi lasciare la palla agli altri. Il risultato furono nove tracce, quattro realizzate insieme e le altre cinque nate dall’individualità dei cinque membri.

FRAGILE fu anche il primo album con Rick Wakeman, che sostituiva Tony Kaye alle tastiere e diceva “no” a David Bowie, che gli aveva chiesto di seguirlo in tour, perché sentiva che con gli Yes avrebbe avuto più libertà di espressione artistica.

D'altra parte, verso la fine degli anni Sessanta, l'artista Roger Dean aveva cominciato a lavorare con le band del momento, e quando nel 1971 inviò un portfolio a Phil Carson dell’Atlantic Records, lui vi trovò il potenziale giusto per una collaborazione con gli Yes. E così accadde: Dean venne ingaggiato per realizzare proprio la copertina di FRAGILE, in uscita quello stesso anno. 

Lavorando al progetto della copertina, Dean sviluppò una propria interpretazione dell’album: gli sembrava che il titolo rispecchiasse molto lo stato psicologico della band al momento della realizzazione, e la sua impressione fu confermata quando gli Yes gli chiesero di realizzare per la cover un disegno di un coccio di porcellana rotto.

Dean scelse di andare per un’altra strada, realizzando comunque un’opera che rispecchiasse quella fragilità protagonista. L’artista immaginò un bambino che sognava di costruire un arco spaziale per sfuggire dal suo pianeta, sul punto di autodistruggersi. Per rispettare l’idea originale degli Yes, Dean giunse al compromesso di creare una spaccatura del pianeta in due pezzi.

Un anno dopo, Dean inventò anche il famoso logo della band.

Claudia Marzetti

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