Così un fotografo disse a Ed Caraeff a Monterey. Parole sagge, visto che Ed sarebbe riuscito a scattare alcune delle foto più famose di Jimi. Oggi, sono nel suo nuovo libro.
"Al liceo facevo il fotografo. Non è che pensassi di farlo anche dopo, come lavoro. È solo che mi piaceva la fotografia, e il mio insegnante, Mr Meade, era un tipo che dava retta agli studenti, non come certi altri insegnanti che avevo avuto." Racconta nel libro, e di come si sia ritrovato per puro caso ad essere un "fotografo rock'n'roll", grazie alla vicinanza dell'aeroporto al suo liceo e all'arrivo, saltuariamente, di qualche band...
"Qualche anno dopo, e dopo una bella gavetta passata a fare e vendere foto dei gruppi che passavano dalle parti di Hollywood, sentii parlare del festival pop di Monterey.
Tramite i miei contatti riuscii a ottenere un pass come fotografo. Ci andai con degli amici, compreso Rodney Bingenheimer: Rodney era – ed è ancora - il tipo da cui andare a LA per avere delle dritte su tutto ciò che è cool. Quando toccò a Hendrix salire sul palco, nessuno di noi sapeva chi fosse. Ma un fotografo tedesco – non me lo scorderò mai – mi disse: “Conserva qualche scatto per questo tipo, Jimi Hendrix”. Fu una performance folle, intensissima. Quando finì il set, Hendrix cadde in ginocchio, sparse il liquido per gli accendini sulla chitarra e usando dei fiammiferi le diede fuoco." Così sono nati gli scatti più famosi dell'icona più distruttiva del rock.
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