Tra elettropop, new wave e disco, il trio britannico ha svettato gli anni Ottanta con una strumentazione puramente elettronica. La loro aura fantascientifica detta così il ritmo di un sound cybernetico.
Immancabile hit da gustarsi fino all'esasperazione, la punta di diamante di Michael Jackson avvolge una serata licantropica all'insegna del celebre balletto.
La dama dai capelli blu ha raggiunto i settanta, ma la sua voce graffiante modella ancora le sonorità più incendiarie. E la sua chicca per eccellenza del 1982 ha un lascito eterno.
Nel cuore degli Eighties, il cantautore pugliese lancia un singolo coverizzato lo stesso anno dalla cantante statunitense Laura Branigan. Un successo in tutte le direzioni, indimenticabile perla del periodo.
Se Raf ci riporta a quella Notte Prima Degli Esami dal sapore nostalgico, a braccetto con lui subentra la più fervida hit dei Duran Duran, in seconda posizione per quattro settimane consecutive.
Dal palco di Sanremo alle ugole di chi non può più smettere di cantarla, l'inno di Fiordaliso plasma il ponte tra passato e presente con una viva energia carismatica.
Dalla Germania con furore arriva il singolo di debutto degli Alphaville. L'indomabile synth accompagna il sound pop con una canzone dal ritornello indimenticabile.
Altro debutto favolistico dalle trame synth-pop per l'affascinante trio norvegese degli a-Ha. Una delle hit più trainanti degli anni '80 accompagnata da uno storico video, sul podio con Thriller.
Pietro Paolo Pelandi, in arte P. Lion, porta la disco italiana a livelli internazionali, con un brano immancabile nelle playlist da sabato sera. A dimostrazione di come una sola canzone possa costruire una leggenda.
E in Italia scala rapidamente le classifiche anche il pezzo condotto dal croato dalla folta chioma bionda. Dal Festivalbar alle spiagge estive, People From Ibiza è un simbolo generazionale.
Agli inizi del nuovo millennio Gigi D'Agostino ne fa una cover pirotecnica, ma di Pete Burns ce n'è solo uno, alla guida di un pezzo impossibile da non ballare.
Jimmy McShane conduce invece le fila di un brano da pista da ballo, sull'urlo iconico di un simbolo letterario e televisivo: Tarzan. Così una intro ipnotica traccia la firma del successo dei Baltimora.
Anche una cover può illuminare un'epoca. Così accade con Venus, motore psichedelico degli Shocking Blue nel 1969, che diventa exploit disco pop tra le movenze delle Banarama.
E dalla Gran Bretagna ai riflettori di Festival Bar 1986 irrompe una felina performer che canta a ritmo di danza, scrivendo una parentesi disco di larga orecchiabilità.
Un Grammy Award non si discute, soprattutto se la sua interprete è una delle più talentuose e dirompenti cantanti pop anni '80. Così già il titolo invoglia a cantare e ballare un'eterna icona tra le luci strobo.
Una intro celeberrima traccia il picchiettante ingresso di Michael Hutchence. E l'indimenticabile frontman incorncia Need You Tonight con la sua suadente voce, in un crescendo scandito da sonorità funk.
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