Ricordi “Born To Be Alive”? Ecco che fine ha fatto il suo cantante

Forse il volto di Patrick Hernandez non è comune a tutti, ma la sua indimenticabile hit del 1978 ha scritto parte della storia della disco music. Siete curiosi di scoprire la sua storia tra passato e presente? 

Nato Per Essere VivoEbbene sì, la traduzione del celeberrimo brano Born To Be Alive è già una dichiarazione d'intenti. Perché quella sensazione di spensieratezza, libertà e voglia di vivere la giornata appartiene a tutto tondo al suo cantautore. Lui si chiama Patrick Hernandez, classe 1949 e sangue misto franco-spagnolo, con un nome irlandese e una costellazione di brani scritta in inglese. Insomma, Hernandez è un uomo dalle mille possibilità, che ha visto la vetta poco dopo l'inizio della sua carriera, a fine anni Settanta. 

Gli esordi da ballerino si traducono presto in un successo planetario, grazie a un singolo brano, tratto dall'omonimo album e benedetto dalla disco music. Tutto inizia a Waterloo, in Belgio, dove l'Aquarius Records accoglie la registrazione di un brano leggendario. E quella cittadina che ha portato fortuna già agli ABBA nel 1974 con l'omonimo album, sprigiona un pezzo che resterà in cima alle classifiche francesi per 4 settimane di fila. Perché il Paese della nouvelle vague è la terra natia di Hernandez, che spopola sulle televisioni con il videoclip di Born To Be Alive

Quel ritornello trainante, che lui accompagna a un completo gessato e a un capannello di ballerine, è indimenticabile. E si dice che alle audizioni di quest'ultime, Hernandez abbia conosciuto una giovanissima Madonna. Soli 19 anni e tanta voglia di conquistare New York. Così il cantante disse che quella ragazza aveva già in sé l'anima di una diva e che presto avrebbe sfondato. Lui invece stava già in una gabbia dorata, dato che il suo singolo conquistò oltre 50 Paesi e collezionò nel tempo, fino ad oggi, un totale di 25 milioni di copie vendute. 

Patrick aveva dunque preso in pieno l'onda della disco music e la stava cavalcando a gran voce. Seguirono dunque cover, remix, adattamenti per spot televisivi e film della canzone, che sembra che oggi fatturino ancora migliaia di dollari al giorno. Si può dire quindi che Hernandez non abbia un gran bisogno di lavorare e possa vivere tranquillamente della rendita che la sua punta di diamante continua ancora a regalargli. E negli anni Novanta si è anche prestato a una divertente collaborazione con Elio e Le Storie Tese per la trasposizione del brano in Born To Be Abramo

Non solo, ma nel 2012, tra le varie cover, ha apprezzato particolarmente quella della cantautrice Andrea Celeste in chiave jazz acustica, guidata da una soffusa e delicata voce. C'è quindi spazio per qualunque trasformazione della canzone, anche se, nel 2013, Hernandez ha dichiarato in un'intervista che la maggior parte dei conoscitori e ammiratori del brano non conoscono il suo volto. Nessun problema, perché l'arzillo cantautore è oggi ancora attivo sulle televisioni francesi, destreggiandosi tra diversi programmi e collaborazioni

Il pubblico francese lo conosce quindi come frequente ospite del piccolo schermo, oltre a dar voce a revival e concerti che portano la firma di Born To Be Alive. Giusto due anni fa, nel febbraio 2019, Chambéry ha accolto una pirotecnica esibizione dove il carismatico Hernandez, in una giacca astrattista, ha dominato le scene con l'inconfondibile gruppo di ballo. E dagli esordi come corista per Claudio Baglioni ne è passato del tempo, ma Patrick Hernandez è ancora attivo sulle scene e non scorderemo facilmente la sua canzone stellare.  

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