POINT OF KNOW RETURN LIVE & BEYOND: in arrivo il nuovo live album dei Kansas

Negli anni Settanta il connubio di progressive rock e sfumature southern diede vita a un'inedita band statunitense, pietra miliare del rock e protagonista nel 2021 di un intraprendente live album in omaggio di uno dei suoi più grandi successi. Scopriamo cosa ci riservano i Kansas. 

Siamo nel 1977 e i Kansas sono un punto di riferimento per lo scenario progressive rock statunitense, laddove in Gran Bretagna la nuova modalità stilistica si sta affermando predominante. Il loro album affiora dirompente, complice del successo del precedente LEFTOVERTURE (1976). Questo riecheggia nei decenni, trainato dalla punta di diamante Carry On Wayward Son. E quella perla di cinque minuti non può che lasciar presagire un futuro vincente. 

Ecco dunque che POINT OF KNOW RETURN gioca con le parole sin dal titolo. La parola “No” viene sostituita da “Know”, modificando la celebre espressione Punto di non ritorno. La band di Steve Walsh ci guida in un ossessivo viaggio umano alla ricerca di risposte alla propria condizione.  Come un moderno Ulisse, l'uomo si destreggia su una nave di pensieri, musica e parole. Una narrazione articolata, improntata sullo spiritualismo degli archi e su dinamiche architetture strumentali. Ne segue un crescendo fiabesco e malinconico, dalla title track Point Of Know Return fino al pezzo più celebre: Dust In The Wind.

Il brano è calmo, sinuoso e ispirato dalla filosofia indiana. Così il brano quieto, condotto dalla chitarra, lancia i Kansas al sesto posto delle charts di Billboard di quell’anno. Proprio da qui riparte il gruppo con un live album in arrivo il 28 maggio 2021 sulla piattaforma Inside Out Music, con possibilità di preordine dal 26 maggio. Il gruppo ritorna quindi sulle tracce del live album, dopo l’ultimo nel 2017 che aveva celebrato LEFTOVERTURE. La nuova chicca si intitola POINT OF KNOW RETURN LIVE & BEYOND e le 22 tracce riportano i 12 concerti performati dalla band tra il 2019 e il 2020.

Si ritorna dunque ai quei magici momenti prima che la pandemia interrompesse qualunque contatto. Eppure proprio i concerti permettono a band di calibro secolare come i Kansas di dettare ancora legge. Per questo nasce l’idea di un live album, per far rivivere al pubblico quelle sensazioni febbrili ed estasiate da performance dal vivo, di cui sentiamo tutti terribilmente mancanza. Su tale argomento si è infatti concentrato il batterista Phil Ehart, che ha co-prodotto l’album insieme al chitarrista Richard Williams:

Sapevamo di voler pubblicare un album dal vivo del Point Of Know Anniversary Tour. Non potere andare in tour per più di un anno ci ha dato la possibilità di lavorare su Point Of Know Return Live & Beyond e pubblicarlo per i nostri fan, ai quali mancano i nostri concerti dal vivo tanto quanto a noi. 

Entrambi i musicisti sono parte integrante della formazione originaria dei Kansas, sin dal loro esordio nel 1973. Chi più di loro, quindi, può meglio esprimere l’importanza del ritorno sul palco, attraverso un successo memorabile come quello di POINT OF KNOW RETURN. E stiamo parlando di una band che non ha mai smesso di fare rock, anche dopo l’abbandono, nel 2014, dell’icona fondante del gruppo. Infatti Steve Walsh è stato sostituito da Ronnie Platt, aprendo una nuova parentesi stilistica. Certo, tornare ad esibirsi dopo 16 anni di silenzio discografico – dall’ultimo SOMEWHERE TO ELSEWHERE (2000) – non deve essere stato facile per il gruppo. All’epoca, però, la band si è espressa in maniera ottimista, anche se nostalgica.

Tornare a lavorare a nuovo materiale non è stato affatto semplice, soprattutto considerando quello che Steve ha rappresentato per i Kansas. […] Ma, come accade nella quotidianità della vita, le cose possono cambiare ed in questo caso si sono evolute in meglio, siamo convinti che con l’introduzione dei nuovi membri questo possa rappresentare quello che è il futuro musicale dei Kansas. 

Phil Ehart ha poi impreziosito il ritratto, affermando che, dopo aver trovato Platt su Youtube, il gruppo ha capito subito come fosse la voce perfetta da sposare al loro stile. Come se i Kansas ricominciassero dall'inizio, ma sempre con il loro trademark. Eccoli dunque qui, tra sacrifici e grandi successi, a scrivere un altro tracciato di storia, in un periodo che, più di tutti ha bisogno del potere salvifico della musica.

 

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