Com’è nato il riff di uno dei pezzi rock più leggendari di sempre?

Rolling Stones 1964
The Rolling Stones posing for a group shot in July 1964 which was used for the album cover of ‘Singles 1963–1965’.

(I Can't Get No) Satisfaction e Rolling Stones. Bastano queste due espressioni per incorniciare la sensualità, l'irriverenza e il lascito iconico di un brano che ha scritto una nuova forma di avanguardismo rock, intriso di quel celebre riff composto da un insonne Keith Richards. Ma com'è nata la pirotecnica combinazione di note alla chitarra?

Il 6 maggio 1965 nasce uno dei riff più celebri della storia del rock, benedetto dalla chitarra di Keith Richards. E poteva essere una notte come tante quella di Clearwater, in Florida, ma si consolidò in un'inedita genesi musicale destinata a scrivere una leggenda. Questa, come forse ogni storia affidata alla memoria, accoglie diverse versioni e sfumature, a partire dall'evento scatenante che forgiò (I Can't Get No) Satisfaction. Il 6 maggio, infatti, i Rolling Stones si esibirono al Jack Russell Stadium di Clearwater, attesi da una folla in trepidazione che li aveva già visti il 2 maggio sul piccolo schermo, ospiti dell'Ed Sullivan Show. Così gli organizzatori del concerto si aspettavano quell'esplosione di sinergia cosmica del pubblico che, effettivamente, avvenne. 

I giovani rocker londinesi, al soldo del loro fascino e della loro spavalderia, avevano iniettato di eccitazione la folla americana, ingestibile, impazzita, mentre si spintonava per avere una fetta di Stones e si arrampicava sul palco. Dopo solo quattro canzoni, la band fu invitata a mettersi al riparo. E quella sera, nella sua stanza d'albergo, Keith Richards non riuscì proprio a prendere sonno per la mancata soddisfazione di quella giornata. Ecco, questa sembra essere la prima miccia che innescò il brano. Così Keiff prese la sua chitarra acustica e incise due minuti di assolo su un registratore Phillips. Quando si svegliò la mattina si accorse che per altri quaranta minuti aveva registrato il suo vigoroso russare. Elettrizzato, non tanto per la sana dormita quanto per il riff inconfondibile, lo fece ascoltare a Mick Jagger, che scrisse in 10 minuti il testo a bordo piscina. 

E se il modus operandi di composizione e scrittura combacia con entrambe le versioni, l'antefatto che ha scritto l'ispirazione è diverso e si colloca un giorno prima del concerto, il 5 maggio. Appena arrivati a Clearwater, infatti, gli Stones erano stati accolti da un manipolo di ammiratrici, tra cui due avvenenti modelle che passarono quella sera con il bassista Bill Wyman e il chitarrista Brian Jones. Proprio quest'ultimo era già in quel periodo preda dell'alienazione scatenata dalle sue febbrili dipendenze e propenso ad atteggiamenti aggressivi. Ecco dunque che, la mattina dopo, mentre tutti si trovavano a bordo della piscina dell'albergo, la ragazza di Jones si presentò con una vistosa ecchimosi sotto l'occhio. Così il nerboruto assistente della band, Mike Dorsey, picchiò Jones per la violenza mossa contro la ragazza, catalizzando l'approvazione del gruppo. 

E quella notte, nella sua stanza al sesto piano dell'hotel, Richards compose in dormiveglia il suo capolavoro, affidandosi poi all'inventiva narrativa di Jagger. Come lo stesso chitarrista dichiarò nella sua autobiografia del 2010, Life: "Satisfaction è stata una tipica collaborazione tra me e Mick all'epoca". Tuttavia nel tempo è sorto un altro dubbio sulla genesi del brano: dov'è stato composto? La versione più popolare prevede che la band si trovasse al Jack Tar Harrison Hotel, poi noto come Fort Harrison Hotel e sede spirituale, negli anni Settanta, della Chiesa di Scientology. Tanto che sembra che proprio loro abbiano dovuto sistemare poi la baraonda nelle stanze dei musicisti. Tuttavia, i fan più accaniti della band sanno che la fonte più affidabile di qualunque storia è Wyman

L'ex bassista ha infatti raccolto, durante la sua militanza negli Stones, preziose memorie sul suo diario, poi affiorate nell'autobiografia del 1990A Stone AloneQui si fa riferimento a un più piccolo Gulf Motel dove avrebbero dormito i musicisti la sera prima del concerto al Jack Russell Stadium. Tuttavia ci sono testimonianze fotografiche che collocano gli Stones al Fort Harrison, quindi sembra strano che abbiano cambiato all'ultimo residenza. E pensare che c'è anche una versione autobiografica di Richards che evoca come il riff potesse essere già stato scritto nel suo appartamento di Londra. Tra leggende metropolitane e verità, ogni versione ha la sua piccola porzione veritiera, o forse no. Resta il fatto che il pezzo venne registrato in chiave definitiva il 12 maggio 1965 agli RCA di Hollywood.  

Il 6 giugno sarebbe uscito negli USA, mentre in Gran Bretagna avrebbe dovuto aspettare il 10 agosto. A causa del testo trasgressivo e sessualmente allusivo, infatti, il brano venne per un periodo trasmesso solo su radio pirata. Tuttavia restano fermamente indelebili le parole dello scrittore Andrew Grant Jackson, autore di 1965: The Most Revolutionary Year in Music: 

Gli Stones sono passati dall'essere apprendisti del blues a essere loro stessi all'avanguardia.

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