Bullet For My Valentine: ecco il nuovo singolo “Parasite”

Il 2021 scrive un nuovo step per i Bullet For My Valentine, gruppo metalcore gallese che, dal 1998, ha avuto un ruolo di rappresentanza nel panorama metal più duro e abrasivo. E il loro nuovo album, in uscita ad ottobre, spinge ancora più sull'acceleratore, come dimostra il secondo singolo estratto: Parasite.

Il termine Parasite rimanda da un lato al travolgente film da Oscar di Bong Joon-ho, dall'altro al significato nudo e crudo della parola, concretizzata in un parassita, una locusta, una blatta. L'impronta giusta per un pezzo aggressivo dei Bullet For My Valentine. Se il 2018 è stato l'anno del loro sesto album, GRAVITY, il 2021 prospetta una nuova uscita dinamitarda: PARASITE. Un album violento e roboante come i suoi interpreti, scalettato in 10 brani tra cui spiccano Knivesprimo singolo estratto, e la title track, rilasciata con un videoclip diretto da Fiona Garden il 23 luglio. L'album, invece, sarà disponibile dal 22 ottobre, mantenendo l'etichetta Spinefarm Records come il precedente. 

Sin da subito, lo storico frontman Matthew Truck ha sottolineato la direzione dell'album: 

Credo che questo disco sia di gran lunga la cosa più aggressiva fatta dai Bullet For My Valentine. Abbiamo sempre avuto questo lato ma non lo avevamo mai esposto tanto quanto in questo album.

E la miccia esplode dalle prime note della canzone, con un crescendo brutale guidato dal martellante ritmo estetico del videoclip. Un prodotto pronto a sovvertire gli schemi del gruppo, pur rimanendo in un ambito musicale da loro governato con sapienza. 

Anche il chitarrista Michael Paget ha invitato i fan a riscoprire un nuovo volto dei Bullet For My Valentine, acceso di uno spirito rabbioso che non hanno mai visto prima e che troverà la sua massima espressione sul palco. Ecco il carisma di una band che ha bisogno di esplorare i limiti del metalcore, tra sfumature nu metal e l'agghiacciante scream di Jamie Mathias, ancorato all'imperante tuono vocale di Truck. PARASITE è l'ultima tappa di un percorso di ricerca musicale sempre più incendiaria, ma che non dimentica le radici, come non manca di ricordare Truck. 

Eravamo quattro amici che suonavano pezzi di Nirvana e Guns N’ roses nel garage di mia madre. Poi all’improvviso abbiamo avuto la chance di fare sul serio, l’abbiamo presa al volo e non ci siamo mai fermati. È stato un viaggio incredibile, una cosa che mai avremmo pensato. È come se avessimo vinto la lotteria.

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