I 20 migliori pezzi dei Pink Floyd, scelti da 40 artisti diversi

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Con un catalogo variegato come quello dei Pink Floyd, è difficile scegliere i loro brani più evocativi e apprezzati. Ci hanno provato 40 musicisti.

Sono poche le band che possono affermare di aver definito un particolare tipo di sonorità come i Pink Floyd. Fautori di una rivoluzione sonica straordinaria, in grado di cambiare gli asserti di un genere eclettico come il progressive rock. Dallo slancio psichedelico di Syd Barrett agli imponenti muri sonori di THE DARK SIDE OF THE MOON. In questa classifica, vi presentiamo il parere di 40 artisti diversi riguardo i 20 migliori brani dei Pink Floyd. 

Another Brick In The Wall (Part II) 

James Young degli Styx ne ricorda l'ascolto in auto per le coste della Grecia, scontrando il sound moderno della traccia con il suggestivo scenario antico. E Kowalczyk dei Live spiega, invece, che THE WALL era stato il primo album da lui mai comprato, una parte importante della sua vita. Rick Wakeman lo reputa un classico, mentre Greg Lake espresse la sua ammirazione per l'assolo di chitarra di David Gilmour. Robert Flynn e Chris Demakes ne sottolineano l'anima evergreen, mentre il compianto Ronnie James Dio disse di amare la canzone nella sua interezza. 

Arnold Layne 

Riguardo la traccia, Kevin Ayers ha raccontato di esserne rimasto sbalordito al primo ascolto. Il controllo del suono dimostrato dalla band in questo brano tripudiante e madido di sfaccettature è impressionante. Per l'artista, la canzone è uno dei più grandi brani pop degli anni '60. 

Astronomy Domine 

Dave Brock degli Hawkwind ricordò il pezzo e le atmosfere che ispirava quando i Pink Floyd lo eseguivano dal vivo nei primi giorni all'UFO Club, punto nevralgico del movimento psichedelico londinese degli anni '60. 

Brain Damage 

Per AJ Pero dei Twisted Sister, il miglior momento di DARK SIDE OF THE MOON è il cambio tra Brain Damage ed Eclipse. Vernon Reid dei Living Colour lo reputa uno dei migliori brani dei Pink Floyd in assoluto. 

Careful With That Axe, Eugene 

I Pink Floyd proposero questa traccia in diverse versioni, tutte con l'inconfondibile ferocia delle interpretazioni di Roger Waters. Alan Vega dei Suicide definì la traccia uno dei migliori lavori dei Pink Floyd, essendo un cultore della prima era della band, senza sbilanciarsi troppo sulla sua svolta progressive. Anche Jim Sclavunos si dice affascinato da Careful, traccia che secondo lui, lascia molti spunti di riflessione sul suo significato a chi l'ascolta. 

Comfortably Numb 

Con il suo memorabile assolo, Comfortably Numb riesce, a tutt'oggi, a lasciare a bocca aperta anche i musicisti più eclettici e navigati. Chris Robertson non esita ad affermare che il brano gli dà i brividi, mentre Joe Elliott lo reputa il suo brano dei Pink Floyd preferito. Scott Gorham tessé le lodi della band in studio, con un occhio di riguardo per David Gilmour. Stesso discorso per Kim McAuliffe, che reputa il playing del chitarrista fenomenale

Corporal Clegg 

Per Jesse Hughes degli Eagles Of Death Metal, il periodo dei Pink Floyd con Syd Barrett fu il migliore. Il sound della band era heavy, intricato ed appassionante, in grado di ispirare giovani musicisti che, anni dopo, avrebbero fondato band come i Black Sabbath. L'epitome di tutto questo viene raggiunta, secondo l'artista, in Corporal Clegg

Echoes 

La prima suite dei Pink Floyd. Un tour de force dalla durata epica che Aviv Green dei Blackfield ricorda per la sua intro ipnotica al piano, mentre Mike Portnoy dei Dream Theater la definisce la miglior canzone dei Pink Floyd di tutti i tempi per le sue atmosfere solenni e per le armonie perfette di Gilmour e Wright. 

Eclipse 

La controparte perfetta di Brain Damage. Boz Boorer dei Rockabilly Hero ricorda di aver ascoltato DARK SIDE OF THE MOON per la prima volta in un negozio e che fosse rimasto colpito sin dall'inizio, in modo particolare, dal brano in questione. 

High Hopes

Da molti considerata la fine dei Pink Floyd, High Hopes è, per Danny Cavanagh degli Anathema un'opera d'arte meravigliosa e, probabilmente, il lavoro meglio riuscito dei Pink Floyd post-Roger Waters. 

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Interstellar Overdrive 

Dal loro album di debutto, questa traccia lanciò i Pink Floyd sulla scena underground londinese. Interstellar Overdrive è un viaggio per Mark Arm dei Mudhoney, un esempio eclettico di rock psichedelico che si è spinto oltre i confini del genere stesso. Sean MacKowiak dei Mercury Rev l'ha citata tra le principali fonti d'ispirazione nei primi giorni della sua band. 

Money 

Uno dei brani più iconici dei Pink Floyd. La traccia entrò nelle grazie di Carl Palmer che non ebbe remore nell'affermare di non riuscire ad apprezzare tutto il catalogo dei colleghi, ma di ammirare particolarmente il pezzo in oggetto. Rob Halford la definisce come un pezzo da radio straordinariamente sofisticato, mentre Rick Parcitt, Micky Water e Manfred Mann ne adorano la creatività e l'inconfondibile riff di basso. 

OBSCURED BY CLOUDS

Ozzy Osbourne ha voluto osservare un omaggio ai Pink Floyd pensando alla professionalità compositiva con cui OBSCURED BY CLOUDS nacque, piuttosto che concentrarsi su un unico brano. 

One Of These Days 

Aggressiva, terrificante e sinistra, One Of These Days fu, per Joey Jordison degli Slipknot, una delle prime canzoni che l'avessero mai colpito da piccolo. Per Christian Livingstone dei Datsuns che, invece, si professò grande fan dei Pink Floyd, One Of These Days è una gemma nel catalogo della band, specie nelle versioni dal vivo. 

See Emily Play 

Una traccia dalle atmosfere infantili e un vero classico del rock psichedelico. Tod Rundgren ricorda la poca linearità di brani come questo, evidenziando come, essa, sia stata un punto di forza per i primi Pink Floyd. Per Mick Box degli Uriah Heep, invece, ascoltare See Emily Play significa tornare indietro nel tempo alle celeberrime 24 ore del Technicolor Dream

Shine On You Crazy Diamond

L'epico omaggio dei Pink Floyd a Syd Barrett. Per Albert Hammond Jr. degli Strokes, ci sono molte canzoni dei Pink Floyd tra cui scegliere, ma quando pensa alla sua preferita, la prima a venirgli in mente è proprio Shine On

The Scarecrow 

Un'altra canzone gioviale, dalle atmosfere eteree. Per Ian Anderson dei Jethro Tull, amante del primo disco dei Pink Floyd, brani come The Scarecrow rappresentano la quintessenza del genio sregolato di Syd Barrett. 

The Great Gig In The Sky 

Una canzone mozzafiato, firmata da Richard Wright ed impreziosita dalla voce di Clare Torry. Klaus Meine degli Scorpions conserva meravigliosi ricordi di questa traccia, definendola una vera e propria esperienza emozionale. 

Us And Them 

Nonostante non sia un grande fan dei Pink Floyd, Ginger dei Wildhearts non può fare a meno di apprezzare la gentilezza e la determinazione della leggendaria Us And Them.

Wish You Were Here 

Scott Ian degli Anthrax si immedesima particolarmente in Wish You Were Here, sentendola sua anche all'ennesimo ascolto. Per Mick Thomson degli Slipknot, invece, la canzone è potente, presenta un'empatia molto forte ed è scritta in maniera brillante

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