Come suonare la chitarra come Jim Root degli Slipknot

Un sinistro giullare assetato di sangue, dalla mano chirurgica e la precisione letale. Jim Root anima il sound degli Slipknot sin dai loro esordi e, per un periodo, ha travolto gli appassionati con la sua militanza negli Stone Sour. Scopriamo i segreti del suo sound.

Un approccio oscuro, tanto quanto il suo aspetto sul palco coi Nove del Nodo. Jim Root ha basato il suo playing su riff heavy, dal ritmo serrato e dalle distorsioni elevati, mentre i suoi assoli si rivelano definiti, melodici e, per certi versi, puliti, a dispetto dell'imponenza dei muri del suono che la sua sei corde genera. In studio, Jim Root colpisce come un cecchino, mentre dal vivo, avanza come un ariete, con un'effettistica in grado di rendere, i suoi, suoni esplosivi, da sfondamento. Negli anni, l'artista ha rivelato quanto, il suo, sia uno spettro artistico ricco, pur mantenendo la sua identità artistica intatta. Il suo periodo negli Stone Sour, del resto, ha mostrato al pubblico il volto più equilibrato del Giullare.

Jim Root: il suo sound in pillole

L'adrenalina è al massimo quando Jim Root tocca la chitarre. C'è catarsi nel suo approccio, espiazione di emozioni represse, rabbia cieca, cicatrici e veleno, di cui la musica è antidoto e medicazione. Root è uno dei chitarristi più in vista sul panorama metal contemporaneo. Il suo approccio ritmico sbaraglia la concorrenza. Le chitarre sono aggressive, eppure fantasiose. L'artista non si è mai relegato eccessivamente allo studio erudito della teoria, preferendo la sperimentazione "sul campo". I suoi fraseggi seguono un design minimalista, ma mai scontato. Talvolta, è possibile scorgere richiami al passato nel suo tocco, pur rimanendo unico in tutto e per tutto. Root ama definire il suo stile brado ed è per questo che consiglia un esercizio estensivo, ma in ogni caso libero da costrutti.

La pulizia è la chiave dei suoi soli, spesso composti sul Modo Frigio, unito alla pentatonica. Uno dei tratti fondamentali del playing di Jim Root è l'utilizzo della tecnica del legato, che rende i lick più fluidi nell'ascolto come nell'esecuzione. Per quanto riguarda la chitarra ritmica, invece, Root si rivela fulmineo nelle sue incursioni, eppure stoico e travolgente come un cingolato. Uno stile decisamente dinamico e peculiare; proprio per questo, una formula vincente per il sound degli Slipknot. La chitarra segue spesso le linee vocali nelle produzioni dei Nove, cadendo sui medesimi accenti, mentre nelle sezioni puramente strumentali, il palm-muting diventa un efficacissimo alleato.

Il rig del chitarrista

Da decenni artista Fender, Jim Root adotta, in maniera del tutto unica, chitarre dal design classico. Telecaster, Stratocaster e Jazzmaster, opportunamente adattate al suo stile e al genere che suona, sono una costante per il chitarrista dal vivo e in studio. Root utilizza da diverso tempo modelli signature, disponibili sul mercato in diverse fasce di prezzo. Le chitarre presentano caratteristiche simili, a prescindere dal design: un corpo in mogano, un manico in acero con tastiera in ebano (radius 12"/16"), ponte fisso, singolo potenziometro per il controllo del volume, switch a tre vie e doppio humbucker. In passato, l'artista ha adottato pickup EMG 60/81, per poi passare, non molti anni fa, al suo set signature, prodotto dallo stesso brand.

Per quanto riguarda gli amplificatori, Root utilizza diversi modelli Orange, di cui è endorser con un modello signature in produzione, insieme a Friedman, Bogner, Mesa, Rivera, Diezel ed EVH. Sul fronte effetti, il Wah risulta essenziale. Jim Root utilizza un Cry Baby DCR-2SR Rack Module, un Nano Small Tone di Electro-Harmonix, un Synth Wah di Digitech, un MXR M193 GT-OD e un delay della MXR. Quando si analizza il playing di determinati artisti, poi, un'attenzione speciale va rivolta a dettagli come il plettro e le corde, da non trascurare assolutamente. Root utilizza plettri signature Dunlop in nylon dallo spessore di 1.38 mm, mentre per le corde adotta un set custom, prodotto dal medesimo brand.