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Prog Italia è in edicola e online: tutti i dettagli!

Prog Italia è di nuovo in edicola, con una cover story dedicata a UOMO DI PEZZA de Le Orme! Acquista subito la tua copia sul nostro store online.

E 42!

Con tante “cose” interessanti, come la coverstory su UOMO DI PEZZA de Le Orme, l’articolo su BEAT dei King Crimson, il ricordo di Gary Brooker dei Procol Harum, i 10 dischi più rari dei Pink Floyd, lo speciale su Villa Pamphili 1972, uno dei grandi festival “pop” italiani, lo splendido UR- degli Accordo dei Contrari, DNA dei Jumbo, l’esordio dei Mask Of Confidence nello spirito di Mick Karn dei Japan, CLOWNS della Nuova Idea, TENEBRE di Simonetti-Pignatelli-Morante, THREE GENERATIONS, esordio di un fantastico trio, “sospeso” tra jazz e sintetizzatori, come quello formato da Ares Tavolazzi, Christian Capiozzo e Leo Caligiuri

E ancora il nuovo album di Alex Carpani, la discografia degli Scorpions, dove trovano spazio fremiti psichedelici, hard blues e persino neoclassici, il fantasy prog degli Azure, la miscela avvolgente di Johnny Manchild, il ritorno degli Odessa e l’esordio de La cruna del lago. Il materiale interessante come al solito non manca!

Con questo numero si conclude il settimo anno di vita di «Prog Italia». Questo piccolo miracolo bimestrale è possibile grazie alle persone fantastiche che ci sostengono e qualche volta ci criticano… come è giusto che sia. Ho risposto alla mail di un lettore (Adriano) ma le mie parole sono idealmente rivolte a tutta la gente di «Prog Italia», perché ogni persona è nel mio cuore…

“Ci mancherebbe altro che tutti i lettori siano d’accordo con il sottoscritto su ogni scelta effettuata. È impossibile e ingiusto cercare questo consenso assoluto. La rivista perfetta non può esistere, perché ognuno dovrebbe fare la propria… anche se io il giorno successivo quasi mai sono ancora d’accordo con me stesso! I primi album li ho comprati a 13 anni nel 1968, quando i codici espressivi della musica moderna si stavano definendo. Calcolando che il rock’n’roll nasce nel 1954/1955, anche se le datazioni non sono mai precise (sempre un po’ prima, sempre un po’ dopo) queste nuove pulsioni sonore non erano ancora maggiorenni alla pubblicazione di album come IN THE COURT OF THE CRIMSON KING dei KC e SHINE ON BRIGHTLY dei Procol Harum (e potrei citarne tanti altri).

Allora nessuno si preoccupava di mischiare ascolti o letture, così nell’indefinito campo “progressivo” ci finivano Yes e Can, Uriah Heep e Tangerine Dream, Black Sabbath e Frank Zappa, Black Widow e Gong, Camel e Deep Purple… e potremmo proseguire  con band considerate a torto minori, come High Tide, Ekseption, Osibisa ecc. Si parlava di blues progressivo (Ten Years After, Savoy Brown, Bloodwyn Pig, Groundhogs, Keef Hartley Band… nel 1968 Johnny Winter intitolò PROGRESSIVE BLUES EXPERIMENT il suo primo album), di hard progressivo (Atomic Rooster, Bloodrock, Warhorse), di folk progressivo (Comus, Strawbs, Incredible String Band, Dando Shaft, Spyrogyra).

Oggi di metal prog sono piene le vie della musica, ma le radici affondano nei primi album di alcune band metal, zeppi di riferimenti progressivi, specialmente di stampo sinfonico (Scorpions, Judas Priest, Iron Maiden, Queensrÿche, Voivod, Helloween). In una rivista come la nostra hanno trovato sempre posto gli artisti ‘diversamente prog’ (dal jazz al metal, dalla musica contemporanea a quella elettronica), proprio per l’apertura totale di questa musica, che nasce meticcia e vogliosa di contaminarsi e confrontarsi anche con situazioni molto diverse tra loro.

Sicuramente l’anima sinfonico-romantica e quella sperimentale, ricche anche di tempi dispari, sono fondamentali per tutti noi ma non sono le uniche. Credo che quella di «Prog Italia» sia rappresentata da quanto ho voluto scrivere sopra la nostra testata: ‘suoni progressivi e dintorni, contaminazioni e orizzonti aperti’”.

La Sony, che possiede i diritti della maggior degli artisti del rock progressivo italiano degli anni 70, grazie a marchi storici come Cramps, RCA, Numero Uno, Ariston, Ricordi ecc., lancia la collana ITALIAN PROG REWIND. Da questo mese fino al termine del 2022 la casa discografica pubblicherà curate ristampe dei classici, e alcuni nuovi lavori, tra cui Reale Accademia di Musica, oltre a mirate iniziative sul rock progressivo in generale.

«Prog Italia» 42 è dedicato alla memoria di due persone a me care… Klaus Schulze, figura fondamentale per l’evoluzione della musica elettronica, che mi ha accompagnato in decenni di ascolti musicali con la sua opera ciclopica. È scomparso il 26 aprile a 74 anni, proprio mentre veniva annunciata l’uscita di un nuovo lavoro… Michele Scuffiotti, un nostro amico edicolante di Grosseto e, soprattutto, amico della musica. Il suo avamposto culturale lo aveva chiamato EdicolAcustica, dove faceva concerti, incontri o semplicemente parlava di emozioni con il suo sorriso sincero.

Come sempre la musica degli artisti presenti in questo numero la potete trovare sulla nostra playlist di Spotify.

 

Buon ascolto

Guido Bellachioma

bellak@alice.it – www.progressivamente.com

Guido Bellachioma

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Guido Bellachioma
Tags: prog

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