The Kids are Alright – 50 anni di THE WHO

The Who, mostra, Piacenza
The Who, 1973 © Armando Gallo
Fotografie inedite, riviste, oggetti da collezione e opere d’arte ispirati a una delle più grandi band rock di tutti i tempi. Ecco qualche curiosità sull’esposizione dedicata agli Who dalla giornalista e scrittrice Eleonora Bagarotti.

l mondo della musica è costellato da moltissime band e artisti straordinari, ma in pochi possono vantare una carriera e un impatto culturale paragonabili a quelli degli Who. Per celebrare i loro 60 anni sulla scena musicale, la Galleria Biffi Arte di Piacenza offre, fino al 5 novembre, la rara opportunità di scoprire nuove immagini, memorabilia e opere d’arte contemporanea suggerite dal sound e dall’energia del gruppo. The Kids are Alright: 60 anni di The Who nasce dalla passione della curatrice Eleonora Bagarotti che, dopo aver assistito al loro live di quest’anno al Firenze Rock, ha deciso di condividere con il pubblico l’incredibile eredità artistica e culturale della band guidata da Pete Townshend. La mostra, a ingresso gratuito, ha avuto modo di concretizzarsi grazie alla collaborazione con la Galleria piacentina che, con la sua natura eclettica, si è rivelata il luogo perfetto per accogliere media e linguaggi espressivi eterogenei. Ma cosa rende davvero speciale questa esposizione?

La risposta è semplice: cattura l’essenza degli Who in quanto pionieri della sinergia tra arti visive e musica. Un’ala della mostra è infatti interamente dedicata a opere d’arte realizzate da artisti, illustratori, scenografi e performer che sono riusciti a comunicare in modo tangibile le emozioni suscitate dall’eccezionale vicenda musicale degli Who.

E le sorprese non finiscono qui: Eleonora Bagarotti ci ha raccontato anche gli eventi nell’ambito dell’esposizione, come il talk del 14 ottobre con il fotografo Carlo Massarini, che ha fornito scatti inediti della band risalenti al 1974. Inoltre, è programmato un incontro con l’attore e artista Matt Dillon, in mostra con il trittico ispirato al celebre brano Happy Jack. L’agenda della mostra viene costantemente aggiornata in base alle richieste del pubblico ed è anche possibile prenotare visite guidate tenute direttamente dalla curatrice, che ha già coinvolto l’istituto d’arte locale e il conservatorio per diffondere l’entusiasmo per la rock culture. Sigilla la preziosa mostra il catalogo omonimo, un viaggio tra documenti storici, fotografia d’autore e creatività, i cui proventi saranno devoluti al Teenage Cancer Trust, progetto benefico sostenuto dagli stessi Who.

 

Tratto dal prossimo numero di Classic Rock

 

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