Il miglior assolo di tutti i tempi

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Foto via: www.concordmusicgroup.com/artists/alter-bridge/

Qual è il miglior assolo di tutti i tempi? La nota rivista «Guitarist», nel 2011, lo chiese ai suoi lettori. E la risposta fu inaspettata.

La musica cambia, e con la musica, i gusti. Quante volte abbiamo discusso su chi potesse essere "il miglior gruppo di sempre", "il miglior album", "la miglior canzone", per poi scoprire che di risposte corrette non ce ne sono mai?

La prestigiosa rivista musicale «Guitarist» nel 2011 formulò un sondaggio simile per i suoi accaniti lettori: "Qual è per voi l'assolo di chitarra più bello di tutti i tempi?". Tredici anni prima, la risposta era stata Hotel California degli Eagles.

Quell'anno, invece, il podio del mensile britannico svelò una sorpresa. Non il solito, eccezionale, Jimi Hendrix, né la più volte elogiata Comfortably Numb dei Pink Floyd, e nemmeno la splendida (e prevedibile) Stairway to Heaven dei Led Zeppelin. Al primo posto si piazzò invece Blackbird degli Alter Bridge, con il doppio assolo di 1 minuto e 19 di Mark Tremonti e Myles Kennedy.

Un anno di successo per la band alternative metal, che uscì anche vincitrice nel sondaggio proposto dal sito FUSE TV su chi, tra i gruppi musicali moderni, avesse più fan.

Blackbird, ottavo brano dell’omonimo album dell'ottobre 2007, merita ancora oggi un ascolto, se non altro per quel primo posto che sconvolse il mondo.

Con la sua durata complessiva di quasi 8 minuti, è il brano più lungo mai composto dal gruppo. La canzone racconta la storia di Mark Morse, un amico intimo di Myles Kennedy, il cantante della band. Mark stava affrontando una grave malattia e morì proprio mentre la canzone era ancora in fase di scrittura.

Forse per il suo contenuto drammatico, forse per la melodia da costruire, la realizzazione di Blackbird provò le energie del gruppo, come ha ricordato più volte Tremonti.

Questo pezzo è stata l'ultima cosa che abbiamo scritto per l'album BLACKBIRD. Eravamo a Nashville.  Era il 2007 e stavamo in una stanza di un appartamento che dividevo con Myles. Stavamo strimpellando ma non si arrivava a niente. Cercavamo il genere di atmosfera profonda creata da Judas Priest, Thin Lizzy, Iron Maiden... A un certo punto ci siamo spostati in due stanze differenti. Dopo abbiamo confrontato le cose che avevamo scritto: immaginati lo stupore quando ci siamo resi conto che combaciavano alla perfezione.

A combaciare alla perfezione, in quegli 8 minuti ricchi d’emozione, è proprio il doppio assolo di Myles e Tremonti.

D'altra parte, Mark Tremonti ha saputo conquistare più volte sia il pubblico che la critica. Non solo con gli Alter Bridge, ma ancora prima con i Creed. Proprio prima di realizzare HUMAN CLAY, secondo album del gruppo statunitense, Mark venne infatti contattato dalla Paul Reed Smith Guitars, nota azienda produttrice di chitarre, che realizzò per lui un modello personalizzato, la "PRS Mark Tremonti Signature". 25 anni e già un modello personale. Fino ad allora, una PRS su misura in così giovane età era stata concessa solo a Carlos Santana.

Oggi Mark Tremonti spegne 46 candeline, continua a suonare sia con gli Alter Bridge, sia da solista, con il progetto Tremonti.

Regalo di compleanno? Un altro riconoscimento, risalente a qualche mese fa. Questa volta dalla rivista «Guitar World». Mark Tremonti è il "miglior chitarrista del decennio". Decisamente amanti dei sondaggi, i suoi fan...

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