David Sylvian: Do You Know Me Now?

Quando alla fine del 2002 Sylvian lascia la Virgin e agli inizi del 2003 inaugura la propria label samadhisound, opera una scelta artistica drastica: l’abbandono del formato canzone, che pur genialmente contaminato da esplosioni di elettronica e altre influenze, aveva regalato ai Japan il successo nelle classifiche inglesi con il singolo Ghost (1982) e l’album OIL ON CANVAS (1983). Una ricerca di nuove forme espressive, esoteriche e di ampio respiro, che aveva già preso le mosse con la sua carriera solista nella quale si era circondato di artisti d’avanguardia come Ryuichi Sakamoto, Robert Fripp, Holger Czukay, Jon Hassell e Bill Nelson, seppur rimanendo nell’ambito di un felice connubio tra pop, jazz fusion e ambient. È con BLEMISH (2003) – con la partecipazione del libero improvvisatore Derek Bailey – che la visione artistica cambia radicalmente, anche a causa di traumatiche vicende personali come il divorzio da Ingrid Chavez.

Una disintegrazione espressiva che raggiungerà la sua più alta concentrazione in un inedito minimalismo sperimentale con gli album successivi, come quelli con i Nine Horses, MANAFON (2009) e con l’ultimo THERE’S A LIGHT THAT ENTERS HOUSES WITH NO OTHER HOUSE IN SIGHT (2014). Questo elegante cofanetto di ben 10 Cd contiene tutti i lavori solisti di David per la samadhisound (2003-2014) più le collaborazioni con i Nine Horses, Jan Bang & Erik Honoré e Franz Wright & Christian Fennesz. Il Cd che dà titolo al cofanetto è dedicato alle tracce inedite registrate con Sakamoto e i Nine Horses. All’interno un bel libro di 100 pagine con l’introduzione di Sylvian e un saggio sull’estetica del designer Adrian Shaughnessy.

…tratto da ultimo numero di Classic Rock, disponibile in edicola e online!