Il 1967 è stato un momento di infinite possibilità. La rivoluzione politica e culturale era nell'aria, le idee e un nuovo modo di vivere, pronti a creare uno spartiacque che avrebbe cambiato la storia. Così inizia l'avventura delle Ace Of Cups, cinque ragazze ritrovatesi per caso a San Francisco.
La prima rock band femminile: cinque ragazze ormai dimenticate
Mary Gannon, Marla Hunt, Denise Kaufman, Mary Ellen Simpson e Diane Vitalich, non sono mai state delle ragazze qualsiasi e non hanno mai avuto l'intenzione di mettersi in coda alle cover band femminili con tanto di abiti in coordinato. Il resto è venuto da sé e, un po' per caso, un po' per qualche sogno nel cassetto, sono diventate il primo gruppo rock tutto al femminile.
Le ragazze iniziano a suonare, cavalcando lo spirito di comunione tipico di quell'estate d'amore a San Francisco, proponendo brani inediti e aprendo i concerti di colleghi ben più celebri, come i Jefferson Airplane o Jimi Hendrix, che fra l'altro si dichiara essere un loro fan accanito.
Nonostante tutto, le Ace Of Cups non hanno mai avuto la visibilità che avrebbero meritato, tantomeno un album o l'occasione di firmare con qualche etichetta discografica. I sogni sono definitivamente sfumati quando le cinque ragazze hanno iniziato a metter su famiglia, con la conseguenza più o meno naturale dello scioglimento. Da quel momento sono sparite, senza però perdersi di vista.
Questa storia si conclude nel ventunesimo secolo, dopo cinquant'anni. Per le Ace Of Cups è finalmente giunto il momento del lieto fine, nonostante quelle ragazzine hippie di un tempo abbiano lasciato il posto a delle allegre nonnine che non si sono date per vinte. La High Moon Records ha permesso ai quattro membri originali della band di incidere i loro brani inediti e racchiuderli dentro ad un album, chiudendo il cerchio di quel progetto iniziato qualche decennio indietro.