Josh Homme ha colpito una fotografa con un calcio in testa: le scuse

Foto via: www.upsetmagazine.com/news/josh-homme-going-read-story-accident-prone-dragon-cbeebies/

Il cantante dei Queens of the Stone Age, Josh Homme, ha colpito una fotografa con un calcio durante il concerto di sabato scorso: dopo il gesto, arrivano le scuse ufficiali

Durante un recente concerto dei Queens of the Stone Age, Josh Homme, frontman della band, ha dato un calcio in testa ad una fotografa sotto al palco. Il gesto, volontario, ha scatenato una bufera ed è stato pubblicato su Instagram dalla stessa vittima che ha scritto: “Grazie a Josh Homme e ai Queens of the Stone Age ho passato la notte al pronto soccorso“.

https://www.instagram.com/p/Bcg3ffCjXBw/?taken-by=chelsealaurenla

Dopo i numerosi commenti e le critiche, Josh Homme ha finalmente rotto il silenzio ammettendo di essersi comportato come “Un vero cazzone“.
Facciamo un passo indietro: l’incidente è avvenuto sabato sera. Quando il cantante ha attraversato il palcoscenico si è fermato per qualche secondo davanti alla fotografa Chelsea Lauren, dove ha allungato la gamba nel tentativo di calciarne la macchina fotografica, per poi continuare la sua traversata del palco indisturbato. In seguito all’accaduto, Homme ha deciso di pubblicare un video di scuse rivolto a Lauren, pentito del comportamento.

La scorsa notte, ho preso a calci la fotocamera di un fotografo e quella macchina fotografica gli è finita in faccia. Il nome della fotografa è Chelsea Lauren. Chelsea Lauren, non ho scuse né ragioni per giustificare il mio comportamento. Sono stato un vero cazzone, e sono davvero dispiaciuto. Spero che tu stia bene. Ho commesso un sacco di errori nella mia vita, e quello di ieri notte è stato sicuramente uno di questi. Mi scuso.

Homme ha poi insistito sul fatto di non aver agito di proposito e di non essersi accorto di aver accidentalmente ferito la donna. Al contrario, Lauren ha dichiarato: “Mi ha guardata dritta in faccia e poi mi ha colpito! Lui è l’unico responsabile del gesto. Non ho infranto nessuna regola, stavo semplicemente facendo il mio lavoro.“.

 

 

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