Earth – Recensione – Primitive And Deadly

EARTH PRIMITIVE AND DEADLY

Artista: Earth
Titolo: Primitive And Deadly
Etichetta: SOUTHERN LORD
Autore: Renato Massaccesi

 

Desert sessions number…
Da una band che ha “rubato” il nome alla prima incarnazione dei Black Sabbath, sappiamo già cosa aspettarci.
O, perlomeno, sappiamo che durante l’ascolto del decimo disco di questo gruppo storico, il doom degli antenati verrà trasportato in altri anni e in tutt’altra parte del pianeta. La band arriva da Seattle ma non è caduta nei tentacoli del grunge, piuttosto sembrerebbe uscita da qualche meandro del Gran Canyon, portandosi appresso quell’atmosfera che alimentava le compiante DESERT SESSIONS di Josh Homme (ve le ricordate?). Tra l’altro, come quelle, anche PRIMITIVE AND DEADLY è nato al Rancho De La Luna (il leggendario studio nel deserto del Joshua Tree) e, visto che c’erano, si sono fatti prestare anche Mark Lanegan, che ormai sta un po’ dappertutto. Cinque pezzi chilometrici, prevalentemente strumentali, dove, tra il doom e l’immancabile stoner, sembra anche di sentire una rivisitazione dei tardi Doors, con la Gibson di Manzarek sostituita da drones di chitarre monolitiche (There Is A Serpent Coming). Tra rettili vari, un signor disco.

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