20 cose che solo i migliori fan dei Kiss sanno su DESTROYER

6 Feet Covers

Ha celebrato i 45 anni dall'uscita nel 2021, l'album di maggior successo dei Kiss: DESTROYER. Un disco che porta con sé diverse curiosità, di cui non tutti sono a conoscenza.

Non è difficile trovare DESTROYER nell'annovero dei migliori lavori dei Kiss. L'album mostra la band al suo picco creativo, intenta a regalare performance di raro eclettismo al suo pubblico. Nel 2021, DESTROYER ha celebrato il quarantacinquesimo anniversario con una magnifica versione deluxe estesa. In quest'articolo, vi presentiamo 20 curiosità sul disco che non tutti sanno. 

La scelta del titolo

Prima di scegliere DESTROYER per nominare il disco, la band era indecisa su molti titoli, tra cui Dynasty, con cui avrebbero intitolato il loro album del 1979. Alla fine, fu il figlio di Howard Marks, business manager della band, a suggerire DESTROYER come titolo. 

L'intro di Detroit Rock City 

Detroit Rock City è un'esperienza particolarmente immersiva per ogni ascoltatore. Una storia violenta, sporca di sangue, nella cui introduzione è possibile ascoltare la voce del produttore Bob Ezrin

Il fischietto

Bob Ezrin è ben noto ai più per la sua straordinaria rigidità. Che si trattasse di Alice Cooper, dei Pink Floyd, Deep Purple o Kiss, il suo comportamento rimaneva lo stesso e, nel corso delle sessioni d'incisione di DESTROYER, utilizzava un fischietto per tenere la band in riga. 

Il solo di Detroit Rock City 

Il solo del brano fu un'idea di Bob Ezrin. Fu il produttore stesso a scriverlo, immaginandolo col flavour flamenco ricco di drama con cui è stato, successivamente, eseguito. 

La linea di basso del brano

La linea di basso di Detroit Rock City arriva, invece, dall'R&B. Gene Simmons afferma senza remore alcuna che, essa, si ispiri profondamente ad artisti come Issac Hayes

Beth 

Cavalcando il successo di ALIVE!, DESTROYER raccolse una grossa mole di consensi, permettendo ai Kiss di accedere al pinnacolo del rock. Per il disco, quindi, si rivelò cruciale capitalizzare quel successo. La ballata Beth, originariamente concepita da Peter Criss per i Lips, funse all'obiettivo. 

L'orchestra

Bob Ezrin voleva sonorità pompose, atmosfere imponenti e, per questo, ingaggiò un'orchestra e procurò un gran piano alla band. Questo influenzò fortemente l'efficacia del disco. 

King Of The Nighttime World

Uno dei brani più evocativi estratti dall'album, King Of The Nighttime World è una cover di un brano degli Hollywood Stars, riadattata per essere eseguita dai Kiss da Kim Fowley e Paul Stanley. 

Shout It Out Loud (9/10) 

Si tratta di un cavallo di battaglia della band dal vivo che i Kiss scrissero in una sola mattina prima di andare in studio, a casa di Paul Stanley. L'obiettivo dei Kiss era di ottenere un brano ispirato alla Motown, il cui titolo, fu estratto modificando quello del brano degli Hollies I Wanna Shout

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Dick Wagner 

Vista l'assenza di Ace Frehley alla sei corde, Bob Ezrin decise di rivolgersi al vecchio amico Dick Wagner, conosciuto dai più per il suo lavoro con Lou Reed, Alice Cooper ed Aerosmith. Sono suoi i soli su Sweet Pain e Flaming Youth, così come la chitarra acustica di Beth

God Of Thunder

La traccia mostra Gene Simmons nelle sue vesti migliori e più pericolose. Eppure, l'inno demoniaco del bassista non porta la sua firma, ma quella di Paul Stanley

Peter Criss ed Ezrin 

Bob Ezrin era sicuro di ciò che voleva ottenere dai Kiss per DESTROYER. Il produttore puntava ad una sezione ritmica possente e lineare, nel pieno segno del rock n'roll. L'approccio jazz di Peter Criss, però, destò presto il disappunto di Ezrin che, per spingere il batterista a tenere il tempo, cominciò a battere ripetutamente il ritmo dei brani su una scatola di cartone. 

Flaming Youth (14/15) 

Il brano riflette la rabbia e il desiderio di ribellione dei giovani di quegli anni e prende il titolo da una band newyorkese per la quale i Kiss aprirono uno show. La struttura di Flaming Youth si compone di frammenti di demo dei Kiss che la band propose ad Ezrin in fase d'incisione. 

Ain't None Of Your Business 

La ballad cantata da Peter Criss, Beth, contribuì ampiamente a lanciare i Kiss sulla stratosfera. Nel 2021, però un altro brano, di matrice hard rock, cantato dal batterista, ha visto la luce nella versione deluxe dell'album: Ain't None Of Your Business.

La chitarra di ALIVE!

Appare sulla copertina del disco sopracitato, la Gibson Firebird nera che Paul Stanley impugna con fierezza nello scatto e che il chitarrista utilizzò anche in DESTROYER, prima che venisse distrutta da Corky Stasiak. 

La copertina (18/19) 

DESTROYER ha una delle copertine più evocative nella storia del rock: brillante e colorata, fu concepita dall'artista Frank Frazetta. Le pose da supereroi con cui la band viene immortalata sono entrate a far parte dell'immaginario collettivo, ma inizialmente, non convinsero la band, spingendola a rivolgersi a Ken Kelly per una rielaborazione

God Of Thunder: le voci 

In God Of Thunder si ascoltando voci di bambini. Fu un'idea di Bob Ezrin che decise di registrare i suoi figli in visita in studio, così come aveva fatto in BERLIN di Lou Reed. 

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