Caparezza - Stone Music https://stonemusic.it Il Portale in cui batte un vero cuore rock Wed, 16 Jun 2021 09:05:03 +0000 it-IT hourly 1 https://i1.wp.com/stonemusic.it/wp-content/uploads/2019/05/cropped-favicon-1.png?fit=32%2C32&ssl=1 Caparezza - Stone Music https://stonemusic.it 32 32 178453812 I 10 vinili più venduti della settimana https://stonemusic.it/54356/i-10-vinili-piu-venduti-della-settimana-10/ https://stonemusic.it/54356/i-10-vinili-piu-venduti-della-settimana-10/#respond Sun, 06 Jun 2021 12:00:42 +0000 https://stonemusic.it/?p=54356 Pop, rap, classic rock: sono solo tre dei generi che si intrecciano nella classifica che mostra i gusti…

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Pop, rap, classic rock: sono solo tre dei generi che si intrecciano nella classifica che mostra i gusti musicali più dirompenti nel nostro paese. Scopriamo quali sono i vinili più venduti degli ultimi giorni.

Per stilare questa classifica, ci affidiamo come sempre alla FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana).

1. 17 RE, Liftiba

Direttamente dagli anni Ottanta (per essere precisi, dal 1986) torna alla ribalta il secondo album in studio dei Liftiba. Una curiosità sul disco: la title-track non venne inclusa, ma il testo fu in parte stampato all'interno della copertina dell'album.

Liftiba 17 re

2. NEFFA E I MESSAGGERI DELLA DOPA, Neffa

Il 1996 fu l'anno di debutto di Neffa, a fianco di artisti della scena black e rap in Italia. Tutti lo conoscono come il disco che presentò al mondo Aspettando il sole.

NEFFA e i messaggeri della dopa

3. TEATRO D'IRA - VOL. I, Maneskin

Da quattro settimane in classifica, il secondo album in studio dei Maneskin continua a garantire un successo alla band italiana.

maneskin teatro d'ira album 2021

4. REPRISE, Moby

Il 28 maggio 2021 è uscito REPRISE, una vera e propria occasione per riprendere confidenza con i più grandi successi del musicista americano.

Moby Reprise

5. EVERMORE, Taylor Swift

L'11 dicembre 2020 veniva pubblicato il nono album in studio della cantautrice americana. Il disco è stato accolto con grandi elogi da parte della critica.

evermore taylor swift

6. THE DARK SIDE OF THE MOON, Pink Floyd

Spesso in classifica, gli italiani confermano di amare quello che ormai è un classico indiscutibile della storia della musica.

The Dark Side of the Moon era un'istanza di empatia politica, filosofica e umanitaria che chiedeva disperatamente di venir fuori. - Roger Waters

THE DARK SIDE OF THE MOON, Pink Floyd

7. EXUVIA, Caparezza

Dalla sua uscita è in classifica: l'ottavo album del rapper italiano è un regalo che gli italiani hanno saputo apprezzare.

exuvia caparezza

8. AMERICAN IDIOT, Green Day

Dai primi anni 2000 arriva una ventata statunitense: i Green Day pubblicavano il loro settimo album in studio il 21 settembre 2004.

green day american idiot

9. FINE LINE, Harry Styles

Un must nella classifica dei vinili più venduti: l'ultimo album del cantautore britannico continua a garantirgli un successo duraturo, soprattutto tra i più giovani.

fine line

10. HARRY STYLES, Harry Styles

La classifica della settimana si chiude con l'album di debutto da solista di Harry Styles, anch'esso in classifica da molte settimane nonostante l'uscita nel 2017.

harry styles, harry styles

Se sei appassionato di vinili, non perdere la nostra rivista dedicata. «Vinile» racconta la storia della musica (sopratutto quella italiana) da anni, ed è presto diventato un punto di riferimento per gli appassionati. L'ultimo numero è in edicola e sul nostro store online.

Vinile 29 Sprea Editori

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Frank Zappa: cosa ci ha insegnato il maestro avanguardista? https://stonemusic.it/49540/frank-zappa-cosa-ci-ha-insegnato-il-maestro-avanguardista/ https://stonemusic.it/49540/frank-zappa-cosa-ci-ha-insegnato-il-maestro-avanguardista/#respond Sun, 20 Dec 2020 23:00:06 +0000 https://stonemusic.it/?p=49540 Un genio eclettico, un poeta d'avanguardia, ispirazione simbolica di una moltitudine di artisti contemporanei. Ma chi è Frank…

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Un genio eclettico, un poeta d'avanguardia, ispirazione simbolica di una moltitudine di artisti contemporanei. Ma chi è Frank Zappa e cosa ci ha insegnato? 

Good Morning Baltimore canta Tracy Turnblad nel celebre musical Hairspray. Ed è proprio nella città del Maryland che inizia tutto per il genio freak Frank Zappa. L'artista nasce il 21 dicembre 1940 in una famiglia di origini italiane, fedelmente votata al cattolicesimo e alle tradizioni. C'è quindi un clima formativo molto oppressivo e bigotto, che cerca di direzionare Frank sulla strada del conformismo. Ma sin da subito il poliedrico musicista ci insegna a non inchinarci mai. Perché non si può lasciare che gli altri condizionino le nostre scelte, per lamentarci in seguito di quanto la nostra vita sia deludente. Meglio agire subito e fare della propria vita un'opera d'arte.

Così Zappa indossa una veste anticonformista e si catapulta come un tornado creativo nel mondo del rock. Le sue passioni musicali spaziano dal jazz, al blues, fino alla satira, il cabaret, l'avanguardia e la psichedelia.

Per questo, Frank è uno dei pochissimi musicisti a non essere inquadrabile in nessun genere prestabilito. Inclassificabile, come chi riesce a profetizzare il futuro e compiere il passo decisivo prima di tutti gli altri. Zappa, dunque, ci insegna anche a non adagiarci sugli allori, ma a rendere proficuo l'impegno espressivo e farne alfiere di una battaglia all'omologazione. L'artista è quindi colui che sparge frammenti di idee lungo il suo percorso, in modo che altri possano raccoglierle e reinterpretarle. 

Sono diversi i prodotti musicali da lui ispirati.  

Partiamo dal bellissimo album AWAKE (1994) dei Dream Theater, ma ricordiamo anche il celebre pezzo dei Deep Purple, Smoke On The Waterispirato a un reale evento che ha coinvolto Zappa, fino a Censorshit dei Ramones. Non dimentichiamo poi gli italianissimi eredi, Elio e Le Storie Tese e Caparezza. Quest'ultimo ha forgiato non solo la musica, ma anche lo stile sull'aria fricchettona di Zappa. Pensiamo alla chiusura della prima strofa di Vengo Dalla Lunadove Caparezza scrive: "Sei confinato, ma nel tuo stato mentale. Io sono lunatico e pratico dove cazzo mi pare." E già qui emerge lo spirito guido di Zappa, che valorizzava il pensiero totalmente libero.

Non c'è quindi nessun signorotto che possa placare la follia perversa di un poeta senza regole. Perché la libertà sta nell'evasione dagli schemi. Sempre Caparezza canta così in La Rivoluzione del Sessintutto: "Dio si chiama Zappa Frank Vincent"Questo ci porta a un'altra considerazione che può abbracciare il pensiero zappiano: spingersi sempre oltre i propri limiti.

Non stiamo parlando però degli eccessi dell'alcool o dei paradisi artificiali che hanno schiavizzato molti musicisti. Zappa si è sempre dimostrato contrario alle droghe, descrivendole come una semplice composizione chimica, da cui gli uomini traggono un deviante appagamento. 

I suoi sono invece eccessi creativi, che l'anno spinto, dal 1955 al 1993 a produrre ben 117 dischi. Una quantità che molti artisti si sognano, soprattutto contando il brillante esordio con FREAK OUT!, probabilmente il primo LP doppio mai prodotto da un musicista esordiente.

L'eredità di Frank è quindi un mirabolante esempio musicale che ci ricorda che non è mai troppo presto o troppo tardi per tracciare la propria strada

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Da oggi in libreria “Coltivo una rosa bianca” di Enrico De Angelis https://stonemusic.it/47767/da-oggi-in-libreria-coltivo-una-rosa-bianca-di-enrico-de-angelis/ https://stonemusic.it/47767/da-oggi-in-libreria-coltivo-una-rosa-bianca-di-enrico-de-angelis/#respond Sat, 14 Nov 2020 09:00:59 +0000 https://stonemusic.it/?p=47767 Disponibile da oggi Coltivo una rosa bianca - Antimilitarismo e non violenza in Tenco, De André, Jannacci, Endrigo,…

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Disponibile da oggi Coltivo una rosa bianca - Antimilitarismo e non violenza in Tenco, De André, Jannacci, Endrigo, Bennato e Caparezza di Enrico De Angelis.

Un insieme di valori che storicamente la canzone d’autore ha saputo divulgare, permeando la sensibilità d'intere generazioni, è quello dell’antimilitarismo, del pacifismo, della nonviolenza, dell’antirazzismo. In questo saggio, ideato da Enrico De Angelis insieme al Movimento Nonviolento, viene esplorato da questa visuale il repertorio di sei grandi e amati cantautori italiani che hanno cantato questi temi in maniera massiccia e continuativa. 

Il titolo, chiara metafora di pace, riprende una canzone di Sergio Endrigo che mette in musica versi del celebre poeta cubano José Martì. Il libro è arricchito dai ritratti di Tenco, De André, Jannacci, Endrigo, firmati da Milo Manara e quelli di Bennato e Caparezza, opera di Massimo Cavezzali, tutti raccolti in un inserto a colori. 

La prefazione è di Luigi Ciotti. L’autore devolverà i proventi di questo libro, edito da Vololibero, al Movimento Nonviolento.

Lo trovate in libreria e in digitale a questo link.

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Sergio Endrigo

Chi è Enrico De Angelis?

Giornalista, storico della canzone, ha operato all’interno del Club Tenco dall’anno di fondazione, il 1972, e ne è stato per vent’anni il direttore artistico. Nel campo della canzone d’autore, espressione coniata per la prima volta da lui stesso, ha curato innumerevoli pubblicazioni, dischi, rassegne, lezioni, incontri pubblici, programmi radiofonici, consulenze varie. Tra i suoi libri, Musica sulla carta raccoglie un’antologia dei suoi scritti musicali pubblicati durante quarant’anni di giornalismo.

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Come Caparezza ci insegna ad amare l’arte https://stonemusic.it/45733/come-caparezza-ci-insegna-ad-amare-larte/ https://stonemusic.it/45733/come-caparezza-ci-insegna-ad-amare-larte/#respond Fri, 09 Oct 2020 12:00:16 +0000 https://stonemusic.it/?p=45733 Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se le opere d'arte potessero parlare? Caparezza sì e ce lo racconta…

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Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se le opere d'arte potessero parlare? Caparezza sì e ce lo racconta in un bellissimo album dedicato all'arte. 

Comunque vada, resto comunque DadaE potremmo aggiungere: comunque Capa. Perché a partire dai suoi esordi come MikiMix, quella testa pazza di Caparezza non si è mai piegata a schemi e convinzioni, dando voce negli anni a un artista brillante, versatile, irriverente e non convenzionale.

Tutto questo e molto altro è Caparezza, la cui inventiva poliedricità artistica non poteva non incontrare il mondo dell'arte. Una realtà rivoluzionaria, sfaccettata, ma anche avvolta dalla cupola di vetro del controllo monetario. Così la sua natura ossimorica, libera, ma prigioniera al tempo stesso, si adatta perfettamente alla narrazione di una contemporaneità controversa. 

E il suo portavoce deve essere Caparezza, che non si fa scrupoli a dire le cose come stanno, ma velandole attraverso la poesia della musica. Quel suo inno ruvido e rock che lo ha contraddistinto come uno dei più interessanti artisti italiano dell'ultimo ventennio.

Per questo vi vogliamo parlare di MUSEICA (2014), un'itinerario museale in musica che, attraverso 17 opere su 19 brani, il primo e l'ultimo in entrata e uscita dal museo, ci racconta l'arte come nessuno ha mai fatto prima d'ora. Una sorta di concept album, vissuto in prima persona dall'ascoltatore che impara a conoscere e amare l'arte attraverso una sua contestualizzazione attuale

Cosa succederebbe, per esempio, se Vincent Van Gogh lasciasse la sua celebre stanza per addentrarsi nel mondo di oggi? Vedrebbe uomini schiavi dei computer, dei corpi scolpiti dalla palestra, ma al tempo stesso dei vizi del gioco, dell'alcool e della droga e del junk food. Così Caparezza rivaluta l'immagine dell'artista rivolgendosi all'uomo di oggi: "Tu sei pazzo, mica Van Gogh". In questo modo il cantante ritrae la società di oggi come anestetizzata, incapace di svincolarsi da necessari compromessi, limitata nella libertà di agire (Non me lo posso permettere). Una società bisognosa di una prospettiva definita, come negli affreschi di Giotto (Giotto Beat). 

Non mancano poi i riferimenti alla politica. Sempre in Giotto Beat: "lo spettacolo elettorale è uno show penale, non resta che filosofeggiare come Schopenhauer" o, ancora più evidente, in Avrai Ragione TuMentre con Compro Horror, Capa tratteggia la smania morbosa con cui il pubblico è affascinato dai casi di cronaca nera: "è il mercato dell'horror, è oro e argento, altro che horror di Argento". Come al solito dà i brividi la sua eccezionale capacità di scrittura e di combinazione delle parole scelte. 

Ma torniamo all'album, dove i frequenti riferimenti artistici, come il caso delle teste ritrovate di Amedeo Modigliani (Teste di Modì), accompagnano richiami a classici letterari, come la Commedia e la storia dantesca di Filippo Argenti (Argenti Vive). E qui si può ricondurre il bellissimo inno all'amore per la scrittura (China Town), dove "l'inchiostro sa quante frasi nascondono i silenzi".

Così letteratura, arte e musica si intrecciano in un'evocativa storia di libertà e follia che trova la sua apoteosi in Comunque Dada come uno stile vita. Per questo si ispira al pensiero degli artisti dadaisti: "Sono la negazione, sono irrazionale, amo l'arte e detesto l'orgoglio nazionale". Il risultato è potente, magico, ispirazionista e impossibile da non amare. Così Caparezza sprigiona dai suoi folti ricci un'energia sempre nuova e fresca che dona carattere alla musica italiana. 

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Pino Scotto sulla trap: “Se avessi dei figli così, li prenderei a calci nel culo” https://stonemusic.it/37511/pino-scotto-sulla-trap-se-avessi-dei-figli-cosi-li-prenderei-a-calci-nel-culo/ https://stonemusic.it/37511/pino-scotto-sulla-trap-se-avessi-dei-figli-cosi-li-prenderei-a-calci-nel-culo/#respond Thu, 28 May 2020 12:00:39 +0000 https://stonemusic.it/?p=37511 Pino Scotto mette sangue e sudore in tutto ciò che fa e lo conferma in questa intervista dove…

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Pino Scotto mette sangue e sudore in tutto ciò che fa e lo conferma in questa intervista dove presenta DOG EAT DOG, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.

Il 27 marzo scorso è uscito per Nadir Music l’ultimo progetto dell’icona nazionale dell’hard rock, Pino Scotto: DOG EAT DOG. L’ex frontman dei Vanadium torna con un disco che si conferma differente dai precedenti, mantenendo però la coerenza dei valori e dei messaggi che da tempo si impegna a portare sia sul palco che in tv. L’intento è quello di far riflettere l’ascoltatore sui problemi della società di oggi e sull’importanza della buona musica, quella che si occupa di affrontare argomenti “impegnati”.

Quanto è importante per te che la musica sia “impegnata”? Credi che in Italia, sotto questo punto di vista, il mercato discografico stia facendo dei passi avanti o indietro?

Figuriamoci, molto indietro! C’è sempre stato un gruppo di artisti e musicisti “impegnati”, che però con il tempo si è rimpicciolito fino ad arrivare ai giorni nostri, ovvero alla follia: basti notare l’arrivo della trap. Io sinceramente riuscivo a tollerare l’arrivo del rap e dell’hip-hop (che comunque non ho mai considerato musica), ma non accetto il fatto che questi ragazzini, che ancora si pisciano a letto, scrivano dei testi allucinanti. Se avessi io dei figli così, li prenderei a calci nel culo dieci volte al giorno. La cosa che mi preoccupa è il fatto che la massa di giovani ascolta prevalentemente questo “genere”, ciò significa che quelli della mia generazione e di quelle successive hanno perso.

A ogni modo, tra i generi musicali che hanno raccontato e denunciato vari aspetti della società, vediamo affiancarsi sicuramente sia il rock che il rap. Ti senti di associare questi due generi sotto l’aspetto tematico?

Certo, ma solo se si parla del rap vero, quello che è nato nei ghetti. Io l’ho sempre considerato il nuovo blues poiché fatto da gente che viene dal popolo, dalle gang, da persone che denunciano il disagio della società in cui vivono. Io sono stato sempre talmente propenso a sperimentare e a uscire dalla mia comfort zone che ho anche sperimentato il rap: ho infatti inciso dei brani con Caparezza, con i Club Dogo e con J-Ax. Ho chiesto espressamente la loro collaborazione nei miei brani pensando di poter contaminare il rap con il rock’n’roll e per un po’ ci ho creduto. Poi, però, a parte Michele Caparezza, che rispetto come musicista e come essere umano, gli altri sono diventati dei clown: non c’è nemmeno quel poco di rabbia sociale che riportavano nei testi anni fa. Per soldi si sono ridotti a fare delle cose abominevoli.

Non è facile resistere alla tentazione di proporre un prodotto sempre uguale che sai già verrà apprezzato. Quindi, quanto è difficile reinventarsi ogni volta? Non hai paura che i tuoi fan non apprezzino tutti i tuoi cambiamenti?

In effetti sarebbe stato comodo, dopo i Vanadium, vivere di rendita come hanno fatto gli Iron Maiden, i Metallica e tutti quelli che continuano a fare dal vivo la stessa scaletta che facevano 20 anni fa... ma io non sono così. Non ci penso neanche al fatto che un prodotto sia andato bene in passato, anzi mi sento anche in colpa a farne un altro uguale solo perché so che ha funzionato. Questo fa parte della coscienza artistica che uno dovrebbe avere. Ho notato, inoltre, che alcune band metal e hard rock continuano a parlare di draghi, di mostri, di principesse... ma con tutti i guai che abbiamo in questo Paese, bisogna parlare dei problemi reali, del popolo!

Con che messaggio vorresti chiudere questa intervista?

Un messaggio per le band: smettetela di fare tributi e fate musica vostra! Se avete bisogno di guadagnare quei 30 euro che vi danno quando andate a suonare nei locali, cercatevi un lavoro diverso e poi fate musica vostra; sono meglio tre accordi sbagliati piuttosto che scopiazzare e scimmiottare gli altri. E poi, ci vuole più unità tra i musicisti italiani, quelli veri, eh! Questa è una cosa che ho imparato anche quando ho lavorato in fabbrica, si riusciva a ottenere qualcosa e a farsi sentire solamente quando si stava tutti insieme e quando si scioperava. Bisognerebbe creare un partito dei musicisti, una categoria che non viene mai calcolata e che non è stata presa in considerazione neanche in questa emergenza.

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Caparezza pubblica la versione live del suo “Prisoner 709” https://stonemusic.it/11096/caparezza-pubblica-la-versione-live-del-suo-prisoner-709/ https://stonemusic.it/11096/caparezza-pubblica-la-versione-live-del-suo-prisoner-709/#respond Tue, 24 Jul 2018 15:12:59 +0000 http://stonemusic.it/?p=11096 L’album in uscita il 7 settembre anche in una versione con 2 CD (studio e live), DVD e…

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L’album in uscita il 7 settembre anche in una versione con 2 CD (studio e live), DVD e un libro fotografico

Sarà pubblicato il prossimo 7 settembre l’album di Caparezza “Prisoner 709 Live”, versione live del disco in studio “Prisoner 709”.
L’album in studio “Prisoner 709”, uscito lo scorso settembre, narra la “prigionia” dell’artista attraverso un percorso di autoanalisi ed è stato raccontato in un tour che a partire da novembre scorso ha toccato tutt’Italia e che continua fino al 2 settembre.
“Prisoner 709 Live” è la sintesi di questo racconto: un dvd documentario (“Trip709”) che parla dell’esperienza di “prigionia” di Caparezza attraverso la sua realtà visionaria, le testimonianze dirette e le immagini, il CD originale e un CD con le canzoni di “Prisoner 709” suonate dal vivo durante il tour. In particolare “Prisoner 709 Live” sarà disponibile in tre versioni: una versione standard che contiene 2CD e il DVD; una versione deluxe con 2CD e il DVD + un libro fotografico che ripercorre la storia del live e una versione speciale con 2CD e il DVD + una special artist edition.
Ha detto Caparezza: “Dietro le quinte di questo spettacolo c’è il lavoro di moltissime persone…Tutte a dare il loro contributo perché io possa esprimere la mia creatività. Dietro uno spettacolo come questo c’è un grande lavoro, un lavoro contagioso che cresce e si espande fino a coinvolgere i promoter, gli addetti alla sicurezza, gli albergatori e persino i venditori di panini appostati in strada. Chi entra in contatto con la mia realtà spesso mi dice che sembriamo una famiglia. In fondo lo siamo perché ci conosciamo da anni, abbiamo superato insieme molti ostacoli, ci vogliamo bene e usiamo lo stesso bagno.”
In contemporanea all’uscita di “Prisoner 709 Live”, il 4 settembre, a dieci anni dalla prima edizione, sarà pubblicato da Rizzoli “Saghe Mentali”, libro che raccoglie tutte le profezie di Caparezza, accompagnato da una nuova prefazione.

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