L’ultimo giorno di Ric Ocasek: le parole della moglie

A poco meno di un mese dalla scomparsa (il 15 settembre scorso per l’esattezza) la vedova di Ric Ocasek, Paulina Porizkova, ha raccontato del suo ultimo giorno

Tre settimane dopo la morte del frontman dei The Cars, Porizkova aveva già ricordato l’incredibile gentilezza di Ocasek e la sua etica del lavoro. Ha detto che scriveva in continuazione ogni qual volta si trovava a casa, aggiungendo che alcuni anni fa aveva scritto alcune canzoni “completamente nuove, diverse e appassionate”.

Porizkova ha sottolineato che la sua morte non è stata il risultato di complicanze in seguito all’intervento a cui si era dovuto sottoporre poche settimane prima della sua morte. Anzi, ha rivelato che è stato un successo e che Ocasek “si stava riprendendo davvero bene” e che ha ha addirittura portato la coppia, che si è separata amichevolmente nel 2017, e i loro due figli, Jonathan e Oliver, insieme.

Nel modo più strano, l’intervento è stato una benedizione. Abbiamo trascorso due settimane  a guardare i nostri programmi TV preferiti e a cucinare, ordinare e uscire.

L’ultima sera, fu il figlio minore, Oliver, a occuparsi di Ocasek. Porizkova passo in camera per offrirgli alcuni biscotti, ma Ocasek le disse che aveva intenzione di conservarli per il giorno successivo e che voleva andare a letto presto perché non si sentiva bene. “E quella è stata l’ultima volta che l’ho visto vivo”, ha detto.

Quando tornò il mattino dopo, lo controllò e, pensando che stesse dormendo, si dedicò alle faccende domestiche. Ma alle 11.00 si accorse che qualcosa non andava. Quindi tornò in camera da letto e lo trovò nella stessa posizione.

E a quel punto, lo sapevo, ma non ci potevo credere. Mi sono avvicinata a lui e sembrava ancora addormentato. Tranne per il fatto che fosse completamente immobile e i suoi occhi fossero leggermente aperti. Pensavo che si stesse svegliando, in realtà. Stavo per agitare la mano davanti al suo viso per poi dirgli  “Ehi, ti ho portato il caffè”. Ma gli ho toccato la guancia ed è stato come toccare il marmo. È stato davvero orribile.

Ha evitato di chiamare immediatamente il 911, in modo da dare a lei e ai figli la possibilità di salutarsi e passare qualche ora tenendosi per mano attorno al letto. Due minuti dopo aver effettuato la chiamata, “c’erano paparazzi a casa nostra. È semplicemente disgustoso”.

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