Tutti gli uomini di Joan Baez

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Bob Dylan, Steve Jobs, David Harris, forse anche Martin Luther King. Tutti gli amori dell'usignolo di Woodstock.

Joan Chandos Baez ha origini messicane, ma anche un po' di sangue scozzese e un passaporto americano. La madre è una professoressa di letteratura, il padre invece è un famosissimo fisico, ha inventato il microscopio a raggi X e si è rifiutato di lavorare al Progetto Manhattan per la costruzione della bomba atomica. L’indole pacifista che ha caratterizzato Joan per tutta la vita, dunque, è di famiglia. Così come la compassione verso i più deboli, che Joan apprende viaggiando con la famiglia a Baghdad e assistendo a numerose scene di violenza e povertà.

Quando torna negli Stati Uniti, i compagni di scuola discriminano Joan perché messicana. Ma a lei non sembra importare più di tanto, è una bambina sveglia e sempre ottimista. Nel 1957, compie il suo primo atto di disobbedienza civile rifiutandosi di evacuare la scuola per un’esercitazione antiarea. Resta al banco, leggendo un libro. Poco dopo, acquista per 50 dollari la sua prima chitarra, una Gibson acustica.

La carriera artistica di Joan inizia nel 1959, con la sua partecipazione al Newport Folk Festival e l'incisione, l'anno successivo, del suo primo album, intitolato semplicemente JOAN BAEZ.

Il resto è storia. Joan, con la sua voce calda e inconfondibile, fa incetta di dischi d'oro e di battaglie civili note al mondo. La vediamo immortalata nelle fotografie accanto ai grandi nomi della storia ma, se della sua carriera sappiamo tutto o quasi, della sua vita privata conosciamo poco. Soprattutto quando si tratta degli amori dell'usignolo di Woodstock.

Ancora oggi ci chiediamo un po' sognanti di cosa parlasse con Bob Dylan, o cosa ci facesse a braccetto con Martin Luther King

Il primo tra i misteriosi amori dell'artista è proprio il campione dei diritti civili: Martin Luther King. Tra i documenti sull'assassinio di Kennedy desecretati recentemente con il via libera del presidente Trump, sono spuntati file relativi a una relazione clandestina tra King e la nostra Joan Baez. Dal canto suo, la cantante non ha mai voluto né confermare né smentire la relazione, che avrebbe avuto luogo prima dell'incontro tra lei e Bob Dylan.

Verso la fine del 1961, Joan conosce il cantautore di Duluth, tra i locali del Greenwich Village. Lei non lo sa, ma Bob, che vive allora una relazione abbastanza tormentata con la pittrice italoamericana Suze Rotolo, è inizialmente interessato a sua sorella, Mimi Baez. Ben presto, però, tra i due sorge un'affinità musicale e sentimentale, un'affinità difficile da tenere nascosta.

Nel 1963 i due partecipano insieme alla famosissima marcia per i diritti civili a Washington. Lì, Joan si esibisce con We Shall Overcome, vero e proprio inno per i diritti umani. Bob la affianca cantando la sua When the Ship Comes in. La canzone si ispira a uno scontroso portiere di un hotel che avrebbe rifiutato a Dylan di entrare in una stanza, perché sporco e trasandato. Come non poteva questo aggressivo portiere non diventare il simbolo dell'oppressione

I due giovani condividono canzoni, tour, influenze musicali e impegni civili. Il menestrello di Duluth ispira quella che Joan ha definito "l'unica canzone veramente di prima classe che abbia mai scritto": Diamonds & Rust. Joan la scrive nel 1975, quando la relazione con il musicista è ormai finita da tempo, la donna ha sposato un altro uomo, ma il ricordo del tempo trascorso insieme brucia ancora più potente che mai. 

E ora mi dici
di non provare nostalgia
e allora dammi un'altra parola da usare al suo posto
tu che sei sempre stato così bravo con le parole
e a lasciare tutto sul vago
Avrei così bisogno di questa tua vaghezza proprio ora
che tutto mi ritorna in mente con troppa chiarezza
ti ho amato dolcemente
e se hai intenzione di offrirmi diamanti e ruggine
io ho già pagato per questo.

Nell'ottobre del 1967, Joan Baez, sua madre e un'altra settantina di donne vengono arrestate per aver bloccato l'ingresso di giovani reclute all'Oakland California Induction center, in sostegno dei giovani che rifiutavano la leva.

Joan, incarcerata nella prigione di Santa Rita, incontra David Harris, giornalista e attivista americano. Usciti dal carcere, dopo appena tre mesi dal loro primo incontro, i due decidono di sposarsi

Il matrimonio dura solo cinque anni. "Sono fatta per vivere da sola" scriverà Joan nella sua autobiografia. Ma le storie d'amore non erano ancora finite.

Nel 1982, l'attivista dal vibrato inconfondibile inizia una relazione con Steve Jobs, il genio fondatore della Apple. Lui avrebbe voluto sposarla, a quanto si racconta, ma Joan rifiutò, indomito spirito libero.

E oggi? Oggi Joan Baez è una signora distinta, con un figlio, un patrimonio di 11 milioni di dollari e un posto d'onore nella Rock and Roll Hall of Fame. Il suo ultimo album risale al 2018, WHISTLE DOWN THE WIND.

Oggi Joan ha settantasette anni, i capelli corti e argentei. Qualche ruga in più, ma lo stesso, indimenticabile, sorriso di allora.

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