Lutto nella musica: morto Bill Rieflin, batterista di Ministry, R.E.M. e King Crimson

Muore a 59 anni, stroncato dal cancro, il batterista Bill Rieflin. Aveva suonato con Ministry, R.E.M. e King Crimson.

William "Bill" Rieflin aveva 59 anni e, solamente quest'estate, aveva perso la moglie, la pittrice statunitense Francesca Sundsten. Bill non è sopravvissuto al cancro contro cui stava lottando. Ad annunciare la sua scomparsa è stato Krist Novoselic, bassista dei Nirvana, che ha twittato così la sera del 24 marzo:

È triste apprendere della morte di Bill Rieflin. Una persona retta e un musicista eccellente.

La notizia è stata poi confermata dalla cantante e attrice Toyah Willcox, moglie di Robert Fripp dei King Crimson, con cui l'artista suonava dal 2013.

Bill Rieflin era nato nel 1960 a Seattle. Batterista e tastierista instancabile, aveva militato all'interno di alcune band post punk come Telepaths, Tupperwares e soprattutto Blackouts. Si era poi unito ai Ministry, i capostipiti dell’industrial metal. E poi, numerosi progetti di industrial rock come Revolting Rocks, Swans, oltre al supergruppo dei Pigface, che comprendeva musicisti del calibro di Trent ReznorFlea e John Lydon.

Non solo. Rieflin aveva suonato anche con i R.E.M., sia in studio che dal vivo, poi, dal 2013 al 2016 con il gruppo progressive rock King Crimson

Tutte le band con cui Rieflin ha collaborato hanno ricordato commosse non solo un batterista fenomenale, ma anche un amico dal cuore d'oro. Ecco il post pubblicato dai Ministry.

Oggi abbiamo perso un artista meraviglioso, un essere umano straordinario e parte integrante degli sviluppi e del successo dei Ministry. Viaggia al sicuro, fratello, sulla strada per il tuo prossimo concerto universale.

Queste sono state invece le parole di John Michael Stipe, leader dei R.E.M.. Ve le riportiamo sia in originale che in traduzione, così che possiate apprezzarne tutta la bellezza.

Bill mi ha inviato questa foto di lui e Lenny Kaye all'inizio del mese, quando il gruppo di Patti Smith era in città e hanno avuto modo di uscire insieme. Era euforico nel vedere amici così importanti e riunirsi con loro nella sua strana tavola calda cinese-americana preferita. Ricorderò per sempre quando ho incontrato Bill per la prima volta in un bar della polizia di Seattle a tarda notte, seduto a un tavolo unto a bere scotch, e abbiamo ascoltato "Birdland" dal jukebox in riverente silenzio e stupore. La sua attenzione a quella canzone, in quel momento, mi ha indicato molto di ciò che sarebbe stato lavorare con Bill - che ha iniziato a creare alcune magiche e bellissime collaborazioni e amicizie per tutta la vita.

Addio a Bill ora, lui è tra le stelle e noi guardiamo in alto con amore - e con la nostra riverenza per la sua bellezza, il suo umorismo, la sua implacabile curiosità e naturalmente il suo incredibile orecchio musicale, il suo tempo qui con noi così prezioso e dorato.

La redazione si unisce agli addii. Salutiamo Bill ascoltando qualche pezzo da BIRTH OF A GIANT, suo primo disco solista, uscito nel 1999.

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