Cos’hanno in comune Sandy Denny e Nina Simone?

Ci lasciavano oggi, rispettivamente 42 e 17 anni fa, due delle voci più iconiche del panorama musicale internazionale: Sandy Denny e Nina Simone. Ecco cosa hanno in comune le due artiste. 

È strano come a volte alcune coincidenze possano spingerci a pensare, e questo è proprio il caso. Due mostri sacri in ambito musicale hanno "scelto" lo stesso giorno per lasciare questa terra. Le due donne si trovavano in fasi completamente opposte della vita: Nina Simone ci lasciava il 21 aprile del 2003 nelle vesti di una signora di 70 anni appena compiuti. Sandy Denny, invece, era ancora una giovane donna quando la sua vita fu spezzata da una brutta caduta dalle scale, causata probabilmente dall'abuso di alcol, che la portò a cadere in coma fino a essere dichiarata morta il 21 aprile 1978

Sandy Denny lascia come sua eredità musicale molti lavori con la band della quale fu frontwoman, i Fairport Convention, ma non manca anche un buon numero di album pubblicati come solista. Uno dei sui pezzi più celebri e apprezzati è Who Knows Where the Time Goes?, probabilmente anche l'ultimo brano cantato dall'artista durante un concerto prima dell'improvvisa morte. Si tratta di un pezzo contenuto nell'album dei Fairport Convention, UNHALFBRICKING del 1969, anche se quella non fu la prima occasione nella quale la Denny registrò il brano. In effetti, Who Knows Where the Time Goes? era già stata registrata come demo da Sandy nel 1967 e, nello stesso anno, era stata registrata nuovamente con i The Strawbs, il gruppo al quale, per un breve periodo, Sandy si era unita. Mentre queste prime due versioni sono più folk e strumentali, con l'uso della sola chitarra e della voce della Denny, la versione definitiva con i Fairport Convention (che trovate qui sotto) sarà più rockeggiante

Il brano ebbe talmente tanto successo da essere oggetto di cover realizzate da diversi cantanti, fra i quali spicca anche il nome di Nina Simone. L'icona del jazz propose la propria versione del brano che venne inserita nell'album live del 1970, BLACK AND GOLD. Solo un anno dopo, l'album avrebbe fruttato alla Simone una nomination ai Grammy come migliore interpretazione di genere R&B. 

Ciò che rende questo album speciale è la spiccata presenza di contenuti rivolti alla lotta per i diritti civili che Nina Simone portava avanti già da tempo come convinta attivista. Questo spirito combattivo tipico della regina del jazz si fa particolarmente sentire in To Be Young, Gifted and Black. Già dal titolo ci è chiaro il tema del pezzo incentrato sulla lotta che la Simone ha dovuto affrontare per ottenere ciò che le spettava e che, in passato, non le era stato riconosciuto per via di pregiudizi non solo legati alla sua giovane età (Nina iniziò a esibirsi quando era ancora molto piccola) ma anche al colore della sua pelle. Una lotta che molti altri artisti come Nina hanno dovuto affrontare, basti pensare alla scrittrice e drammaturga afroamericana di successo Lorraine Hansberry, amica della Simone che da poco era venuta a mancare e alla quale la cantante dedicò questo brano. 

Due artiste che hanno contribuito a lasciare un solco profondo durante il loro passaggio sulla terra e non solo nell'industria musicale. Due donne che, siamo sicuri, non verranno mai dimenticate

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