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5 dei migliori gruppi heavy metal nordici

Dalla patria che meglio ha accolto l'heavy metal in ogni sua sfumatura, ecco 5 dei migliori gruppi heavy metal nordici. 

L'heavy metal ha trovato terreno fertile in alcune regioni nordiche nelle quali, oltre a svilupparsi e consolidarsi, ha dato vita a nuovi importanti sottogeneri. Il più rappresentativo di questi ultimi è di sicuro il Viking Metal: un termine utilizzato per indicare quel genere propriamente scandinavo nato sul finire degli anni 80 e che trova le sue origini nel folk metal e nel black metal.

Ma esploriamo l'intero universo metal indicando 5 dei migliori gruppi heavy metal nordici

1. Nightwish

Nati in Finlandia nel 1996, i Nightwish subirono delle forti evoluzioni nel corso della loro carriera musicale. Nacquero come gruppo acustico e, da lì, la loro strada prese direzioni sempre diverse in nome di nuove sperimentazioni, finché la band non approdò al proprio genere più rappresentativo, ovvero il metal sinfonico. Come dice il nome stesso, si tratta di un mix molto particolare di sonorità riprese dal metal accostate a influenze legate alla musica da camera e, talvolta, alla lirica

Il gruppo trova la sua essenza proprio nella terra natale dato che, inizialmente, il progetto era partito con l'idea di rendere omaggio alle atmosfere sognanti e malinconiche che solo il paesaggio nordico sa creare.  

Vi proponiamo il terzo album in studio della band, WISHMASTER, pubblicato nel maggio del 2000, poco dopo la partecipazione dei Nightwish alle qualificazioni finlandesi per l'edizione di quell'anno dell'Eurovision Song Contest (al quale, purtroppo, non riusciranno ad avere accesso per volere della giuria nonostante il voto popolare avesse premiato il loro brano, Sleepwalker). Il disco in questione – ispirato dalla saga fantasy Le cronache di Dragonlance di Margaret Weis e Tracy Hickman – venne molto apprezzato dal pubblico anche al di fuori della Finlandia raggiungendo altissime posizioni in classifica in diversi paesi. 

2. Sonata Arctica

Restiamo in Finlandia dove, nel 1995, venne alla luce la prima formazione dei Sonata Arctica (anche se sotto il nome di Tricky Beans). Anche in questo caso, parliamo di una band fortemente ispirata dal symphonic metal accostato a influenze legate al progressive e al power metal

Dopo i primi album – che raggiunsero già un grande apprezzamento da parte di critica e pubblico – e i primi tour di successo nei quali la band si trovò a suonare di fianco ad artisti del calibro di Alice Cooper, Ronnie James Dio e Iron Maiden, la band pubblicò l'album che vorremmo proporvi, RECKONING NIGHT (2004). Fu un grandissimo successo su tutti i fronti e aprì la strada alla band per un nuovo tour europeo nel quale vennero affiancati proprio dai colleghi sopracitati, i Nightwish

3. Pain of Salvation

Ci spostiamo di poco e approdiamo in Svezia. È qui che nel 1991 il chitarrista Daniel Gildenlöw fondò ufficialmente i Pain of Salvation. Ufficialmente, già, perché una versione embrionale dei Pain of Salvation era attiva già da diversi anni, solo sotto un altro nome (Reality) e ispirata, principalmente, alla corrente glam rock di quegli anni. 

Con il loro primo album in studio, ENTROPIA del 1997, i Pain of Salvation si discostano dallo stile che avevano mantenuto nei loro primi anni per avvicinarsi sempre di più al progressive metal, ancora contaminato, però, da altri generi come il funk e l'R&B, per citarne alcuni. Da quel momento in poi, però, inizia la sfida del gruppo, ovvero, pubblicare esclusivamente concept album le cui storie indagassero i temi più disparati legati all'esistenza umana. 

Vi proponiamo REMEDY LANE, l'album del 2002 grazie al quale, forse più di tutti, i Pain of Salvation riuscirono ad affermarsi come band progressive metal.

4. In Flames

Passiamo al melodic death metal, sempre rimanendo in Svezia. Si tratta di un particolare ramo del death metal che vede la sua origine proprio nella fredda Svezia negli anni 90, pur restando un genere underground in quel periodo. Fra i maggiori esponenti di questo sottogenere autoctono troviamo gli In Flames, nati nel 1990 da un'idea del chitarrista Jesper Strömblad, ex membro dei Ceremonial Oath, una delle band melodic death metal per eccellenza, i cui membri furono fra i primissimi iniziatori del genere. 

Gli In Flames iniziarono subito col botto e, dopo soli sei anni dagli esordi come gruppo, pubblicarono uno degli album che, ancora oggi, viene considerato fra i migliori della discografia della band e che divenne anche un classico del genere: THE JESTER RACE (1996), qui nella versione riedita del 2002. 

5. Mercyful Fate

Per l'ultimo gruppo abbiamo voluto spostarci in Danimarca. È a Copenhagen che, nei primi anni 80, videro la luce i Mercyful Fate, la band che ha fatto dell'occulto il proprio cavallo di battaglia. Ancora una volta, parliamo di un gruppo cruciale nello sviluppo di sottogeneri come il black metal e il gothic metal e che viene da un background dominato dal progressive e dall'hard rock

Dopo un album di debutto accolto con calore, i Mercyful Fate sfornarono quello che, a oggi, è ancora considerato uno dei lavori meglio riusciti della band. Parliamo di DON'T BREAK THE OATH pubblicato nel 1984 e che si rivelò una colonna portante per gli artisti black metal che sarebbero arrivati dopo dei Mercyful Fate. Come molta della produzione della band, anche l'album in questione si centra principalmente su temi legati al mondo degli inferi e delle pratiche occulte, come è evidente già a primo impatto da alcuni titoli come Desecration of Souls e Come to the Sabbath.

Alessia Marinoni

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