Chi era la “Femme Fatale” dei Velvet Underground?

edie sedgwick

Musa di Andy Warhol e di Bob Dylan, Edie Sedgwick è anche la Femme Fatale dei Velvet Underground. Ecco la sua storia:

Here she comes, you better watch your step
She's going to break your heart in two

Questi i versi di apertura del brano Femme Fatale dei Velvet Underground, uscito nel 1967 nell'album THE VELVET UNDERGROUND & NICO (di cui abbiamo parlato qua). Le parole della celebre canzone si riferiscono a Edie Sedgwick, musa di Andy Warhol e star della sua Factory. 

Pare infatti che fosse stato lo stesso Warhol, che dell'album in questione realizzò l'iconica copertina, a chiedere a Lou Reed dei Velvet Underground di dedicare un brano alla stella nascente:

Andy mi disse che avrei dovuto scrivere una canzone su Edie Sedgwick. Io dissi: "Del tipo?" e lui rispose: "Oh, non pensi che sia una femme fatale, Lou?" Così scrissi "Femme Fatale".

Ma chi era Edie Sedgwick, la femme fatale che incantò Warhol?

Edie nacque a Santa Barbara, in California, nel 1943, da una buona famiglia. Tuttavia, la sua adolescenza fu tutt'altro che felice: un padre che tentava di imporre un controllo maniacale sui suoi figli e che non nascondeva le numerose amanti, e la morte di due dei suoi fratelli (di cui uno suicida) la portarono a sviluppare pesanti disordini alimentari, tanto che da ragazza entrò e uscì da diversi centri di riabilitazione. 

Riuscì a emanciparsi dall'ombra della sua famiglia solo nel 1964 quando, dopo aver ricevuto un'ingente eredità da parte della nonna materna, si trasferì a New York City per diventare modella. Fu qui che incontrò Andy Warhol, e la sua vita cambiò radicalmente: iniziò il periodo della Factory

"Superstar", così il re della pop art chiamava la ragazza, che nel frattempo apparve in molti dei suoi film e sempre più spesso lo accompagnava nelle sue uscite in pubblico. Iniziò perfino ad assomigliare fisicamente a Warhol, tagliando corti i capelli e tingendoli biondo platino. Completavano il suo stile orecchini vistosi e un trucco pesante. 

Edie, che aveva i mezzi per permettersi un elevato stile di vita, si fece completamente assorbire da quel mondo di apparenze, alcol e droghe. La ragazza della California era profondamente cambiata. 

Warhol non fu però l'unico artista di successo di quegli anni a rimanere incantato dal fascino della ragazza. Quando i rapporti tra i due si deteriorarono, Edie lasciò la Factory per unirsi al seguito di Bob Dylan. Si innamorò del musicista, anche se non è chiaro se i due abbiano avuto una storia o meno. Anche perchè, all'epoca, Dylan si era segretamente sposato con la sua fidanzata, Sara Lownds. Tuttavia, è certo che l'attrice e modella lasciò un segno indelebile nel cuore del cantante, che le dedicò diverse canzoni tra cui, forse, anche la celebre Like a Rolling Stone (qua per leggere tutta la storia). 

Brillante, di successo e indubbiamente bellissima. Edie lasciò la sua impronta nella New York degli anni Sessanta. Tuttavia, quel mondo di musica e arti che tanto l'aveva incantata - e che a sua volta era rimasto incantato da lei - l'avrebbe consumata. Edie Sedgwick si spense all'età di soli ventotto anni, per overdose. 

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