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Geddy Lee dei Rush: “Quando feci la coda per vedere gli Yes”

Cosa succede quando due grandi band del progressive rock si incontrano? E cosa succede se una è la più grande fan dell'altra? Lo ha svelato Geddy Lee dei Rush.

È successo durante un’intervista. Geddy Lee stava elencando a «Rolling Stone» i suoi dieci bassisti preferiti, quando, nell'elenco, è spuntato il nome di Chris Squire, storico bassista degli Yes (di cui vi abbiamo parlato in questo articolo). Ecco allora sopraggiungere il ricordo:

Un mio amico e io saltavamo sempre la scuola quando eravamo alle medie, e andavamo a casa sua. Eravamo entrambi appassionati di musica, e lui mi eccitava con un sacco di cose diverse che non avevo mai sentito - un sacco di band progressive-rock che non conoscevo. Così, un giorno, saltammo la lezione e andammo a casa sua, e lui mise questo disco. Era TIME AND A WORD degli Yes e sono rimasto sbalordito dal suono del basso di Chris Squire (…) E per gli anni successivi, sono diventato un irriducibile fan degli Yes e un irriducibile fan di Chris Squire.

Erano gli anni Settanta e i Rush erano appena nati. Per Geddy Lee, che quando fondò la band aveva solo 15 anni, arrivò poi il momento di vedere il suo idolo in concerto. Quando gli Yes vennero a Toronto per la prima volta, Lee, l’amico in questione e il chitarrista Alex Lifeson si misero in coda tutta la notte al Maple Leaf Gardens per prendere i biglietti. Ne valse la pena: il trio ottenne i posti in seconda fila.

Ce ne andammo in macchina. Credo fosse la stessa settimana, suonavano anche a Kitchener, in Ontario, e li abbiamo visti anche là fuori. Sono ancora l'unica band per cui ho aspettato in coda tutta la sera per vederli.

Un legame, quello tra gli Yes e i Rush, che non si è più spezzato. Nell'aprile del 2017, infatti, gli Yes sono stati ammessi nella Rock & Roll Hall of Fame e, per sostituire nell'esibizione Chris Squire, venuto a mancare nel 2015, la band ha scelto Geddy Lee, a oggi uno dei più grandi fan degli Yes di sempre.

Con lui hanno eseguito la hit Roundabout.

Marialuisa Miraglia

Nata negli anni sbagliati, amo guardare film in bianco e nero e sorseggiare tè caldo mentre "The Dark Side of the Moon" corre sul giradischi.

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Marialuisa Miraglia

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