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TOO TOUGH TO DIE e quella pellaccia dura di Johnny Ramone

L'1 ottobre 1984 usciva l'ottavo album dei Ramones, con un titolo da blockbuster in omaggio all'anima survival di Johnny Ramone, che l'anno prima stava per lasciarci la pelle. 

Siamo nel 1984 e i Ramones compiono dieci anni dalla loro formazione. Sulle spalle pesa il successo di sette album, di cui i primi tre, RAMONES (1976), LEAVE HOME (1977) e ROCKET TO RUSSIA (1977) di una carica esordiente esplosiva. Segue poi un altro successo, ROAD TO RUIN (1978) e, nell'immediato, quella che Freud definirebbe una fase di latenza, in cui la vena punk del gruppo si afflievolisce lungo tre album dalla labile eredità ricettiva.

Ma per la formazione, il 1984 è l'anno decisivo, con la pubblicazione di TOO TOUGH TO DIE. Sembrerebbe il titolo di qualche pezzo heavy metal urlato, ma il riferimento è tutto homemade

Ma prima di scoprire i retroscena etimologici dell'album, scaviamo un po' all'interno delle relazioni sociali dei Ramones a inizio anni Ottanta. Da un lato ci sono Joey e Johnny che velatamente si odiano per una donna. Lei si chiama Linda Daniele e diventerà la moglie di Johnny dopo aver lasciato per lui Joey. Al cantante, quindi l'unico modo di sfogarsi rimane una canzone, The KKK Took My Baby Away (1981). Un riferimento forse all'orientamento repubblicano di Johnny?

Invece, sul versante musicale ci sono dei cambiamenti. L'ex batterista Tommy è un produttore e il suo posto lo occupa Richie Ramone, da molti considerato il migliore batterista dei Ramones. 

In un ginepraio di cambiamenti, dunque, serve un album di coesione per la band, un prodotto che richiami il punk energico dei primi anni, che ritrovi il suo amato riferimento originario nel rock 'n' roll anni Cinquanta. Insomma, un pacchetto 100% Ramones, che si concretizza effettivamente nell'album del 1984.

L'impostazione è classica, con 13 brani per una durata complessiva di mezz'ora. Lo spazio tematico si circoscrive a una narrazione del mondo urbano newyorkese, da dove viene il gruppo, e a temi sociopolitici. C'è quindi una forte identità musicale che trova la sua apoteosi in un titolo che omaggia un membro della band. 

E qui ritorniamo a Johnny Ramone, capelluto chitarrista dallo stile unico connotato come The Buzzsaw Style, per la mobilità energica e veloce. Era il 1983 quando si trovò coinvolto in una rissa con Seth Macklin dei Sub Zero Construction. Un violento calcio in faccia lo costrinse a un'operazione chirurgica al cervello. La delicatezza dell'intervento e le condizioni dell'amico unirono i Ramones nella preoccupazione ma, fortunatamente, poco tempo dopo il chitarrista tornò in studio con la testa rasata, ma sorridente.

Troppo duro per morire. Così TOO TOUGH TO DIE è un disco d'unione nella disgrazia dall'esito felice. La complicità ritrovata grazie al punk. 

Francesca Brioschi

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