Jimi Hendrix: 4 curiosità per celebrare una leggenda

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UNITED KINGDOM – FEBRUARY 24: Photo of Jimi HENDRIX; performing live onstage David Redfern Premium Collection (Photo by David Redfern/Redferns)

Un musicista eterno, un artista virtuoso e camaleontico... e molto altro. Oggi ricordiamo Jimi Hendrix con quattro piccole curiosità che non ci possono appagare del tutto, ma tratteggiano la sua leggenda. 

Dalla prima chitarra suonata...

Pensiamo a Jimi Hendrix e alla sua collezione di chitarre, tra cui spicca la sua celebre Fender Stratocaster Olympic White e non possiamo che rimanerne ammaliati. Il primo approccio di Jimi allo strumento, nella natìa Seattle, fu un ukulele regalatogli dal padre, con cui l'artista incominciò a esplorare il mondo della musica. In seguito, la sua prima chitarra fu acquistata per cinque dollari da un amico del padre ed era per destri.

Non un problema per il musicista mancino che, sin da quella prima volta negli anni Cinquanta, capovolse lo strumento, imparando a suonarlo da autodidatta. Non avendo quindi goduto di una preparazione scolastica alla chitarra, il suo approccio prescindeva dai nomi degli accordi, relazionandosi meglio a colori e parole per descrivere le diverse sonorità. E fu così per tutta la vita, con un sensazionale spirito intuitivo. 

...alla prima chitarra bruciata

Siamo nel 1967 e al Monterey Pop Festival, Jimi e Pete Townshend degli Who si stanno scannando per chi debba salire prima sul palco. Alla fine, la band britannica si conquista la precedenza, concludendo la sua famelica esibizione con la distruzione della chitarra di Pete. Ma Jimi non si lascia scoraggiare e porta sul palco il suo spirito indomabile, tra giravolte, chitarra suonata con i denti e sulla schiena, capovolte e altri pirotecnici virtuosismi che si chiudono con la cinerea dedica alla sua Fender.

E non è tutto, perché sembra che un roadie del concerto avesse raccolto i pezzi dello strumento per darli a Frank Zappa. Lo storico chitarrista avrebbe poi rimesso insieme i frammenti in una nuova chitarra. Leggenda o realtà?

Un addestramento molto breve 

Ma torniamo un attimo indietro, più precisamente al 1961 quando Jimi, diciannovenne, fu pizzicato dalla Polizia con in mano due auto rubate. Così, per sfuggire al carcere, il chitarrista chiese l'arruolamento nella 101st Airbourne Division di Fort Campbell (Kentucky) come paracadutista. L'esperienza doveva comprendere un addestramento di otto settimane. Tuttavia Jimi durò ben poco, anche a causa di un infortunio all'anca.

A ricordarlo rimangono le foto d'epoca, in cui vediamo un giovane musicista dalla folta chioma costretta in un cappellino da soldato, mentre imbraccia continuamente la sua chitarra. E proprio lì Hendrix conobbe Billy Cox, il bassista che avrebbe suonato con lui nella Band of Gypsys

Un'icona estetica e cinematografica

Lo stile di Jimi, come commistione di blues e hard rock, fino alla componente più acida, lisergica e psichedelica si incarna nella sua persona. Dai blazer napoleonici con il collo alla coreana, alle camicie policromatiche, fino ai numerosi anelli con pietre e gli immancabili stivaletti in pelle, Jimi regalava eleganza romanzata al suo sound. E così viene ritratto nel film del 2014, Jimi: All Is By My SideMa è anche protagonista dei documentari che l'hanno visto in azione: Monterey Pop (1968) Woodstock (1970)

L'eterna icona estetica viene anche celebrata in un cult di Carlo VerdoneMaledetto il giorno che t'ho incontrato. E non solo, perché Hulk Hogan, il wrestler più famoso al mondo, ha preso Voodoo Child come canzone del suo ingresso. Giusto così, per chiudere in bellezza con una nota di costume. 

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