Quello che forse non sapevate su Diana Ross

diana ross

Una carriera invidiabile come quella di Diana Ross non può non nascondere qualche curiosità: eccone alcune per conoscere meglio la grande artista.

Un vicino di casa particolare

Nata a Detroit nel 1944, Diana crebbe in una struttura residenziale parte dei Brewster-Douglass Projects. Proprio queste origini giocarono il primo colpo di fortuna che avviò la carriera di Diana. Il suo vicino di casa Smokey Robinson sarebbe stato l'anello di congiunzione tra la ragazzina talentuosa e il produttore Berry Gordy. Diana Ross ne fece la conoscenza quando decise di formare un gruppo con Mary Wilson, Florence Ballard e Betty McGlown. Le Primettes, così chiamate, firmarono un contratto con l’etichetta di Gordy appena dopo il diploma, conseguito nel 1961.

Le "No-Hit Supremes"

Le giovanissime Primettes sarebbero state ribattezzate molto presto da Gordy: il nuovo nome, The Supremes, oggi è ben noto. Ma non si poteva dire lo stesso negli anni Sessanta. Addirittura, nella casa discografica produttori e artisti presero a chiamare il gruppo le “No-Hit Supremes”, per lo scarso successo commerciale. Il loro riconoscimento sarebbe avvenuto con lentezza, non prima di tre anni. A garantirlo, la hit Where Did Our Love Go, registrata con altri singoli tra il luglio 1964 e il maggio 1965.

Quando fischiarono Diana Ross a un funerale

Alcolismo, depressione e povertà erano le tre trappole nel cammino di Florence Ballard, una delle Supremes. Aveva appena 32 anni quando un infarto le tolse la vita, nel febbraio 1976. Arrivata al funerale dell’amica con una limousine e affiancata dalle guardie del corpo, Diana Ross venne presa a parole e riempita di fischi per quella che ai fan non sembrava altro che ostentazione, giudizio che Diana non poté scrollarsi di dosso perché effettivamente aveva eclissato le altre Supremes, e negli anni ’70 era passata a una carriera solista.

La reunion fallimentare delle Supremes

In realtà, non fu una vera e propria reunion, dato che Diana Ross si presentò sul palco nel 2000 con Scherrie Payne e Lynda Laurence, aggiunte alle Supremes dopo l’addio di Diana. Mancavano le altre all’appello, tra cui la fondatrice Mary Wilson, che aveva rifiutato 3 milioni per quel tour (contro i 15/20 che avrebbe guadagnato Diana Ross). La delusione dei fan fu grande, e la vendita dei biglietti era così lenta che il tour naufragò e venne cancellato in corsa.

Quel concerto per quasi mezzo milione di persone

Nonostante le delusioni, i fischi e l’ostilità del pubblico amante delle Supremes, Diana Ross era altrettanto amata come artista solista. A provarlo, i numeri: una sua esibizione sul Great Lawn di Central Park, il 21 luglio 1983, attirò quasi mezzo milione di persone. L’occasione (una raccolta fondi) venne quasi completamente rovinata da un violento temporale, che costrinse a rimandare il concerto alla sera seguente. Poiché città e produzione avevano perso molti soldi per questo, fu Diana Ross stessa a donare del denaro.

La star mancata di The Bodyguard

Ross si cimentò ben presto anche nella recitazione: un’occasione perduta fu quella di recitare come la star del film The Bodyguard, ruolo condotto magistralmente da Whitney Houston, a fianco di Kevin Costner.

Un album perduto e ritrovato

Un suo ruolo sul grande schermo fu invece quello di Dorothy in The Wiz, una rivisitazione del Mago di Oz del 1978, a opera di Berry Gordy. Venne registrato anche un album contenente la colonna sonora del film, che però non ebbe il successo sperato. E così anche l’album non venne pubblicato, ma tornò a galla nel 2015.

Un premio fin troppo atteso

Nel 2012, Diana Ross venne giudicata vincitrice di un Lifetime Achievement Award. Finalmente, dopo ben 12 candidature Grammy, e nessuna vittoria!

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