Il progressive rock è eterno, ma le sue fondamenta cominciano a sedimentarsi all'inizio degli anni Settanta, su influenza dei fratelli inglesi. Così ecco che l'attitudine prog divampa anche in Italia, con diversi album di successo in classifica. Scopriamo quali.
L'Italia del 1971 è avvolta da un'atmosfera musicale poliedrica. I Pooh svettano le classifiche con Tanta Voglia Di Lei, accanto a big del cantautorato italiano come Lucio Battisti, Mina e Lucio Dalla. Tuttavia le classifiche si impreziosiscono anche di perle rock, come l'album di esordio di George Harrison, ALL THINGS MUST PASS oppure lo stravolgente PENDULUM dei Creedence Clearwater Revival. Ed è questo che si conquista la quinta posizione tra gli album più venduti nel Bel Paese nel 1971.
Tuttavia non siamo ancora in territorio progressive, che affiora invece all'undicesimo posto in classifica con CONCERTO GROSSO PER I NEW TROLLS dell'omonimo gruppo italiano. Così l'album si dota di un Lato B di venti minuti di pura improvvisazione in diretta, in piena chiave progressive. E solo tre posizioni sotto troviamo gli iconici Emerson, Lake & Palmer con il loro secondo album, TARKUS. Tale termine misterioso, che deriva da Tartaro come realtà tenebrosa e sotterranea della mitologia greca, incornicia l'omonima suite estesa lungo tutta la prima facciata del disco.
Subito dopo, al quindicesimo posto, l'incanto dei Jethro Tull con AQUALUNG, accompagnato da una copertina controversa, raffigurante un senzatetto fotografato e riprodotto ad acquerello. E non possiamo non citare i Pink Floyd, alla posizione 25 con ATOM HEART MOTHER, mentre lo step successivo appartiene ai Formula Tre, prog band italiana al ventinovesimo posto con l'omonimo secondo album. Seguono i britannici Colosseum, al 38esimo posto con il loro primo live album, registrato alla Manchester University.
In chiusura gli Uriah Heep, che però si accaparrano ben tre posizioni nella gradazione di accoglienza italiana. Prima al 45esimo posto con VERY 'EAVY VERY 'UMBLE, poi al 60esimo con LOOK AT YOURSELF e infine al 71esimo con SALISBURY. Tra di loro si incanala nuovamente la parentesi di Greg Lake con la sua band, in lizza al 69esimo posto con EMERSON, LAKE & PALMER. Il materiale discografico abbonda quindi, con alcune band, come gli appena sopracitati Uriah Hepp, che scalano le classifiche al debutto dei primi tre album.
Anche se in testa ai gusti degli italiani troneggia il cantato romantico di Charles Aznavour, seguito a ruota dall'inconfondibile Tigre di Cremona, il progressive fa la sua figura. Così la parentesi storica dei Settanta incorpora al suo interno tradizioni sfaccettate, simbolo di una cultura sempre aperta alle sfumature internazionali.