Simon&Garfunkel: qual è la storia di Mrs. Robinson?

mrs robinson

Una delle più celebri canzoni dell'inconfondibile duo folk omaggiò una First Lady e un iconico personaggio cinematografico degli anni Sessanta. Come iniziò tutto?

And here's to you, Mrs. Robinson, Jesus loves you more than you will know... Bastano due versi per cominciare a canticchiare l'intro di una delle più simboliche canzoni di Simon & Garfunkel. Si tratta della celeberrima Mrs. Robinsonvincitrice di un Grammy come Record Of The Year nel 1969 e decima traccia del quarto album in studio del duo folk, BOOKENDS. Quest'ultimo affonda le sue radici nel 1968, un anno dopo la partecipazione del gruppo al Festival di Monterey e due anni dopo la concretizzazione di un album iconico, SOUNDS OF SILENCE. 

Quest'ultimo consacra la malinconica The Sound Of Silencetraccia guida di un disco rivoluzionario, incentrato sul tema dell'incomunicabilità. E proprio questo pezzo venne scelto dal regista Mike Nichols per il suo secondo film alla regia, Il LaureatoEra il 1967, fulcro temporale della rivoluzione giovanile, e Nichols scelse di raccontare la relazione tra il giovane Benjamin Braddock (Dustin Hoffman) e la matura e affascinante Mrs. Robinson (Anne Bancroft). Dopo il pluripremiato film Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966)Nichols non si aspettava l'impatto generazionale che ebbe il suo secondo prodotto alla regia. Ma Il Laureato era sin dall'inizio destinato a divenire un capolavoro

Questo perché la vita patinata di ricche famiglie californiane svela una società che ha perso i suoi valori. Affiora così quel gap generazionale che divide la gioventù sessantottina dal mondo sicuro e cementato dei genitori anni Cinquanta. Tra di loro una comunicazione fragile, che si consolida nel rapporto sessuale tra Benjamin e Mrs. Robinson. Quest'ultima seduce un giovane disilluso e annoiato, creando un rifugio sentimentale che accoglie le rispettive fragilità e insicurezze. E poi avviene la svolta, quell'evocativa scena finale in cui Benjamin si sveglia dal torpore e impedisce il matrimonio della sua amata Elaine, figlia di Mrs. Robinson. 

A questi fotogrammi si intesse Mrs. Robinson che, insieme a April Come She Will, Scarabough Fair The Sound Of Silence completa il contributo di Simon & Garfunkel al film. E l'idea di affidarsi ai due cantautori venne a Nichols mentre si stava dirigendo al lavoro, ascoltando le loro canzoni. Quelle sinfonie malinconiche, nostalgiche e delicate erano perfette per abbracciare il percorso esistenziale del film. Fu Art Grafunkel a presentare a Paul Simon il regista, con la proposta di usare alcune canzoni, che poi vennero riarrangiate in chiave jazz dal compositore Dave Grusin. Ma all'inizio il pacchetto mancava della sua perla finale.

Mrs. Robinson era infatti in fase di scrittura da parte di Simon, che però originariamente aveva pensato a un altro titolo. La canzone nasce quindi come Mrs. Roosveltin omaggio a Eleanor Roosvelt, moglie del Presidente Franklin Delano Roosvelt. Scomparsa nel 1962, Eleanor non era solo la first lady, ma anche una donna di grande intelligenza, impegnata nella lotta dei diritti per le donne e gli afroamericani in un frangente storico contingente alla Grande Depressione. Ecco dunque che la fascinazione per una donna matura e politicamente e culturalmente importante scrive da sé il personaggio. All'epoca Simon aveva 26 anni, prossimo quindi all'età di Benjamin Braddock. 

A Nichols la canzone piacque immediatamente, ma purtroppo non era finita. Così riecheggiano nella colonna sonora i primi versi del brano, accompagnati da quel dudududududu che i cantautori improvvisarono. Tanto bastava però per tingere una relazione eterna tra musica e cinema. Oggi non potremmo immaginare con nessun altro accompagnamento quella fatidica scena e, con il completamento del brano nel 1968, il pezzo svettò le classifiche. Basti pensare alle innumerevoli cover che scrivono l'eredità del brano, come quella dei Lemonheads. Per non contare i film che l'hanno accolta nel suo repertorio, da ultimo C'era Una Volta a Hollywood di Quentin Tarantino

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