Gentle Giant: rilasciato un raro videoclip del 1972

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Sull'onda del loro terzo album i Gentle Giant approdano in Italia nel 1972, con una memorabile esibizione a Jesolo, guidata ancora da Phil Shulman e trasmessa dalla RAI, ma rimasta inedita per molti anni...fino ad oggi. 

L'epopea progressive dei britannici Gentle Giant si apre con tre fratelli: agli albori del 1970, Derek, Ray e Phil Shulman fondano una band destinata a distinguersi per la sua verve atipica e anticonformista. Lo dimostra il loro album del INTERVIEW (1976), che inneggia una chiara invettiva all'industria discografica. Per questo la band fa della libertà di espressione e sperimentazione la sua chiave guida. Ma nel 1972, Phil, l'uomo dei fiati, abbandona il suo progetto musicale al termine di tre album che raccolgono larga approvazione. Da lì a qualche anno la band incontrerà un graduale e naturale declino, accompagnato dalla dissolvenza dell'epoca d'oro del prog, fino al suo scioglimento, nel 1980

Per questo è rarissimo trovare un live dell'epoca che mostri tutti i sei musicisti della line up originaria esibirsi insieme. Soprattutto in Italia, meta in cui i Gentle Giant approdarono per la prima volta nel febbraio 1972, come band di apertura dell'indimenticabile concerto dei Jethro Tull al Palasport di Roma. Ecco dunque che, recentemente, il gruppo ha rispolverato i ricordi di giovinezza, rilasciando per il suo pubblico un video inedito al Lido di Jesolo. Risale a diversi mesi successivi al febbraio 1972, quando la band festeggiò con il produttore Pat Mehaan Sr. della Worldwide Artiste Management a una festa privata da lui organizzata al Kings River Club. 

Vediamo quindi i musicisti esibirsi sulle note di Peel The Paintquarta traccia del loro THREE FRIENDS (1972). E si tratta di uno dei brani più celebri della band, performato a gran richiesta ai concerti e giocato sul sinuoso triangolo tra la voce di Phil, quella di Derek e la dirompente chitarra di Gary Green. Non solo, ma la magia di questa canzone rispecchia anche la bellezza dell'anima concept dell'album. Quest'ultimo, infatti, traccia la storia di tre amici, prima uniti dall'infanzia e poi separati dall'età adulta, con il perseguimento di tre vite ed esperienze lavorative diverse. Uno diventa un operaio, l'altro un pittore e il terzo un colletto bianco

Così Peel The Paint invoca la storia del pittore, con una mini suite lunga oltre sette minuti che abbraccia la maestria esecutiva del gruppo. Sembra quindi riposare in un limbo sospeso, così come quel 1972 in cui i Gentle Giant spianavano la strada per il mirifico OCTOPUS (1972). Tutto accade in un preciso frangente temporale, culla dell'apoteosi prog e virtuoso crocevia di diverse ispirazioni musicali. Basti pensare che nell'intervista che segue l'esibizione al Lido di Jesolo, Phil descriveva la band così: 

Alcuni di noi hanno suonato jazz, altri sono musicisti classici, interpreti del blues, e c'è anche un musicista - il batterista John Wheaters [N.d.r] - dell'heavy funk. 

Ma il tocco di classe spetta alla chiusura, in cui Shulman afferma che:

La nostra musica non ha nessuna particolare caratteristica. È solo la nostra musica. 

Le rodate conoscenze dei sei musicisti si consolidano così in una polifonia di stili, che si ripresenterà a Vicenza e a Torino nel 1973, di cui sono presenti inediti bootleg, e a Roma nel 1976. Insomma, il Bel Paese è una meta ambita, contando il valido panorama progressive che vanta. Per questo il videoclip di Jesolo fu mandato in onda sul programma di Rai Due, fermatosi a due puntate, Permette Questo Ballo? condotto da Vittorio Salvetti. Ma, dagli archivi storici della Rai, riappare oggi sul canale Youtube della band, che recentemente ha anche preparato un video per i suoi fan. Qui la band ringrazia i lettori della rivista «Prog» per il premio Event Of The Year 2020affidato alla performance con i fan in diretta domestica del brano Proclamations, figlio del 1974.

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