THE QUEST: gli Yes annunciano il loro nuovo album

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A distanza di sette anni dal loro ultimo e undicesimo album, i paladini del prog sfornano un nuovo album, con 11 brani su cui la band ha lavorato negli ultimi due anni e che vedranno la luce l’1 Ottobre, sotto la firma di Inside Out Music & Sony Music. 

Dal primo concerto degli Yes, il 4 agosto 1968, sono quasi passati 53 anni. Oltre metà secolo per una band avanguardista che, nella Londra anni ’60 si è svincolata dal blues imperante, motore di Rolling Stones e Led Zeppelin, per forgiare un sound virtuoso, complesso e funambolico. E nel terreno fertile del prog, gli Yes sono cresciuti ed evoluti fino ad estendere i propri confini a una grande famiglia. Quella che, l’estate del 2014, ha dato alla luce HEAVEN & EARTH, album tanto atteso, catapultatosi in breve al 20esimo posto della classifica britannica. Un risultato d’eccezione, che la band non raggiungeva dal 1994 con TALK. Tuttavia il 2015 ha sancito un tragico momento di passaggio per gli Yes, con la scomparsa dello storico bassista Chris Squire, il cui riff di basso in Roundabout è uno dei momenti più iconici della storia del rock.

E non è un caso citare la traccia più celebre di FRAGILE (1971) dato che l’illustratore dell’immaginifica copertina, Roger Dean, è anche l’autore di quella pensata per l’ultimo album in uscita. Così come l’artista ha lavorato su CLOSER TO THE EDGE (1972) e TALES FROM TOPOGRAPHIC OCEANS (1973), due colossi della discografia Yes, il suo contributo ritorna per THE QUEST. Tradotto come ricerca e investigazione, il titolo del prossimo album degli Yes, in uscita il primo ottobre, è una riscoperta di sé da parte del gruppo. Lo ha sottolineato anche il chitarrista Steve Howe in una dichiarazione ufficiale.

È semplicemente un onore per me avere l'opportunità di riunire i membri della band nello sviluppo di una serie ben rifinita di canzoni che catturano il vero potenziale della band.

Così all’appello manca il compianto Squire, ma la formazione degli Yes avanza battagliera con Jon Davidson alla voce, Alan White alla batteria, Geoff Downes alle tastiere e Billy Sherwood come nuovo bassista. Insieme hanno dato forma a un prodotto di 11 tracce, otto delle quali conservate sul CD ufficiale, mentre le restanti inserite come bonus tracks in un secondo disco. Tuttavia, la versione 2CD non sarà l’unico formato accessibile al pubblico, con Limited Edition molto amate dalle rock band per valorizzare al meglio i loro lavori. Tra le alternative troviamo una versione Deluxe, con 2LP & 2CD più un set Blu- Ray oppure la versione simile ma con un Booklet al posto del Blu-Ray. Come riporta il sito ufficiale degli Yes, i preordini saranno attivi dal 23 luglio.

Per quanto riguarda l’etichetta discografica, invece, la palla passa alla Inside Out Music, il cui manager, Thomas Waber, si è dimostrato molto contento della collaborazione:

Sono lieto di dare il benvenuto agli Yes nell'etichetta e non vedo l'ora di vedere la reazione dei fan della band al nuovo album. Essendo io stesso un fan di vecchia data, sono davvero entusiasta del nuovo materiale. Steve Howe è riuscito a catturare molti degli elementi importanti che tutti noi amiamo degli Yes!

Anche in questo caso, il nome citato del chitarrista non è casuale, dato che Howe è anche produttore del disco, che ha richiesto due anni di lavorazione. Il 2019 e il pandemico 2020 sono stati infatti la fucina di lavorazione di un album che si separa dal precedente per sette anni. E, data la velocità con cui la musica si diffonde in maniera fluida nella contemporaneità, il tempo che gli Yes si sono dedicati per tornare a raccontarsi è prezioso, per regalare ai fan l’enfasi e la potenza compositiva che rievoca oggi un colosso storico.

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