Quella dei Rush è una storia che vale la pena raccontare nel dettaglio, come spiega Geddy Lee, in procinto di pubblicare una biografia epica sulla band.
Si formarono a Toronto, in Ontario, nel 1968. Il gruppo di Geddy Lee, Alex Lifeson e del compianto Neil Peart ha scritto alcune delle pagine più importanti della storia della musica contemporanea, venendo annoverato tra le massime influenze dei più grandi artisti che popolano la scena contemporanea. Considerati da molti come pionieri del metal progressivo, i Rush si distinsero per uno stile eclettico e ricco di sfumature e, sotto l'aspetto lirico, per la ricercatezza aulica con cui il batterista scriveva i testi. I Rush hanno smesso di calcare il palco nel 2018 e, con la perdita di Peart nel 2020, ogni speranza dei fan per un loro ritorno in scena è, fondamentalmente, svanita. Ciò nonostante, una storia come quella dei Rush non può non essere raccontata nel dettaglio. Lo sa bene Geddy Lee che, di recente, ha annunciato la pubblicazione, in futuro, di una nuova biografia sulla vita sua e della band dentro e fuori dal palco. Stando a quanto dichiarato dal leggendario frontman, il libro sarà disponibile dall'inverno del 2022.
Geddy Lee sulla biografia sui Rush
Il bassista dei Rush ha parlato della sua biografia che uscirà prossimamente e che si incentrerà sulla sua vita nella band sia in tour che nei pochi momenti di relax che, un gruppo della portata dei Rush, permetteva. Per farlo, Geddy Lee si è concesso un lungo post sul suo profilo Instagram, nel quale ha scritto: "Quindi, come ho trascorso il tempo in pandemia? Il poco che so è che da marzo del 2020 sono rimasto confinato in casa e, da allora, è passato circa un anno e mezzo. Non passavo così tanto tempo a Toronto da quando avevo 19 anni e suonavo coi Rush in giro per i bar del nord dell'Ontario". Il bassista si è poi concesso una piccola parentesi personale, rivelando quanto abbia apprezzato il tempo trascorso in famiglia e, in particolare con il nipote, con il quale ha giocato a baseball, fatto birdwatching e guardato interessanti programmi televisivi. Non solo, andando avanti, Geddy Lee ha anche affermato di aver scritto "qualche parola".
Geddy Lee ha aggiunto che a spingerlo a scrivere questa biografia è stato Daniel Richler che, già nel 2018, era stato suo collaboratore per Geddy Lee's Big Beautiful Book of Bass. Riguardo il libro, Richler ha spiegato: "Geddy ha visto quanto stessi soffrendo per assimilare la perdita di Neil e nel tentativo di allontanarmi dal dolore ha cominciato a raccontarmi alcuni divertenti aneddoti sulla sua gioventù, chiedendomi di condividere anche i miei con lui".
Queste conversazioni sarebbero diventate talmente intense da finire per essere messe per iscritto, componendo una sorta di diario a cui sono state accompagnate foto che immortalano i punti salienti della vita di Lee nei Rush. Stando a quanto dichiarato dal bassista, questa biografia conterrà tutti i particolari della sua vita, dei suoi viaggi e dei momenti più importanti trascorsi in musica e non solo. Gli appassionati potranno, quindi, entrare letteralmente nella vita di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, attraverso un racconto limpido e dettagliato di essa.