R.E.M. : la storia dietro ogni brano di DOCUMENT

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Kris Krug @ https://www.flickr.com/photos/kk – https://www.flickr.com/photos/kk/2331788186/in/set-72157604114832520 CC BY-SA 2.0

Il disco della consacrazione dei R.E.M. DOCUMENT fu la commistione di sperimentazione, stacanovismo e determinazione. Ogni brano, nel disco, ha una sua storia ben precisa, a dimostrazione della cura nei particolari da cui è nato.

L'album riflette le tendenze dell'epoca, seppure la band abbia dimostrato chiaramente di volerle rendere particolarmente personali. La prima metà di DOCUMENT esprime una rabbia covata durante l'ultimo mandato del Presidente Reagan, mentre nella seconda parte troviamo degli esercizi sperimentali oscuri, di matrice sia esistenzialista che più concreta. Snoccioleremo, di seguito, il disco traccia per traccia.

Finest Worksong 

Il brano d'apertura di DOCUMENT fu scritto per lanciare il disco con forza. I R.E.M. si mostrano impegnati liricamente, senza, però, essere eccessivi. Il brano è una chiamata alle armi per gli attivisti.

Welcome To The Occupation 

La terza canzone scritta da Michael Stipe sull'intervento statunitense nel Sud e nel Centro America.

Exhuming McCarthy 

Nel 1987, i R.E.M. non riuscivano a smettere di pensare di essere immersi in un contesto storico tanto tumultuoso quanto i decenni passati. La traccia in oggetto ne è il sunto perfetto.

Disturbance At The Heron House 

Come dichiarato dallo stesso Stipe, il brano fu la sua interpretazione di Animal Farm di George Orwell, una storia tragica e distruttiva con cui l'autore commentò la Rivoluzione Russa. Stipe applicò la stessa idea, ma pensando all'amministrazione Reagan.

Strange 

L'unica cover presente nel disco. Originariamente proposta dai Wire, appare praticamente a metà album. Il disco da cui proviene, PINK FLAG, fu una grande fonte d'ispirazione per Michael Stipe.

It's The End Of The World As We Know It (And I Feel Fine) 

Un impeto apocalittico travolge l'ascoltatore alla riproduzione di questo brano, manifesto esistenziale dell'attitudine più negativa dei R.E.M. Tra le principali influenze che hanno portato alla nascita del brano, la band cita Bob Dylan, oltre ad eventi onirici e surreali.

The One I Love 

Il Lato B del disco è aperto da The One I Love, una traccia in forte contrasto con quanto ascoltato in precedenza nel disco. Al di là del titolo, infatti, è ben lontana dalle classiche canzoni d'amore, non avendo neanche un vero destinatario.

Fireplace 

Per il brano, i R.E.M. si ispirarono alle pratiche religiose della comunità dei Quaccheri, arricchendolo con il contributo al sax di Steve Berlin.

Lightnin' Hopkins 

Non è un tributo al compianto e omonimo bluesman texano. Si tratta, invece, di una critica al mercato dell'arte dell'epoca.

King Of Birds

Per diversi anni, gli scienziati hanno studiato la possibilità che gli uccelli possano essere capaci di prevedere i disastri naturali, tra cui i terremoti. Non esistono conclusioni precise su queste ricerche, ma le teorie hanno affascinato talmente Stipe da spingerlo a credere che, anche lui, fosse capace di percepire l'arrivo di fenomeni tellurici attraverso le emicranie. Il brano arriva da questo e dall'assunto che Stipe fosse, dunque, il Re degli Uccelli.

Oddfellows Local 151

Il brano cattura la crisi dei senza tetto vissuta dagli Stati Uniti. Una traccia disarmante per quanto realista, in grado di tessere scenari tanto desolanti quanto tristemente veritieri.

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