Beatles: Klaus Voormann e il segreto della copertina di REVOLVER

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Iberia Airlines – CC BY 2.0

Klaus Voormann comprese la difficoltà dietro la realizzazione di una copertina per REVOLVER dei Beatles già dal primissimo ascolto delle demo del disco. Il risultato finale, però, non mancò ad entrare nella storia.

Alla fine, l'artista tedesco portò egregiamente a termine la commissione, con un collage in bianco e nero di natura sperimentale che sarebbe diventato iconico in men che non si dica. Il settimo album dei Beatles valse a Voormann un Grammy nel 1967. Il suo artwork spicca con fierezza anche nelle nuove versioni espanse di REVOLVER in procinto di uscire. In occasione della release, guardiamo indietro al periodo in cui l'artista creò la copertina riportando le parti più importanti di una sua recente intervista ad Ultimate Classic Rock, in cui Voormann esprime tutta la sua fierezza per il lavoro in questione.

Le parole di Voormann sull'artwork di REVOLVER

Quando collaborò coi Fab Four per la copertina di REVOLVER, Voormann non era estraneo alla loro opera. Non solo un artista visuale, infatti, egli era anche un bassista ed un grande appassionato di musica che ebbe la possibilità di stringere amicizia coi membri del gruppo durante il periodo in cui si esibivano ad Amburgo. Quando Voormann si trasferì in Inghilterra, poi, per qualche tempo convisse con George Harrison e Ringo Starr. Vien da sé, dunque, che la chiamata di Lennon per l'ascolto delle tracce di REVOLVER con un occhio di riguardo per il design della copertina, non sarebbe dovuta essere una sorpresa.

Voormann esplica tutto il suo amore per l'album rivelando di esserne rimasto strabiliato sin dall'ascolto delle primissime demo, per quanto grezze esse potessero essere. La mission per la copertina di REVOLVER, dunque, fu chiara dal principio: far comprendere agli ascoltatori che, quello, non sarebbe stato il solito album dei Beatles. Con tracce come Eleanor Rigby e Tomorrow Never Knows era impossibile non comprendere che i Beatles avessero raggiunto un punto di svolta creativo, ma la vera sfida sarebbe stata trasporre tutto questo all'interno di una singola foto, biglietto da visita del disco una volta esposto nelle vetrine e sugli scaffali dei negozi.

Alla fine, Voormann decise di attingere da una vasta selezione di immagini d'archivio e shooting ufficiali della band per comporre un collage dai tratti visionari che avrebbe preso posto nella capigliatura, più folta e arruffata, che i Fab Four stilizzati sfoggiano sulla cover. Quella, non sarebbe stata la fine del sodalizio Voormann/Beatles. L'artista avrebbe suonato sui dischi di Lennon, Harrison e Star e avrebbe fatto parte della line-up dello show di debutto della Plastic Ono Band, nel 1969. Inoltre, Voormann lavorò alle copertine degli album ANTHOLOGY dei Beatles, oltre a firmare gli artwork per band come i Bee Gees. Infine, Paul McCartney e Ringo Starr suonarono sul suo disco di debutto, del 1969, intitolato A SIDEMAN'S JOURNEY.

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