Quando Sinead O’Connor fu bandita dal Saturday Night Live

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Bryan Ledgard – https://www.flickr.com/photos/ledgard/14645054609/ Permission details At the time of upload, the image license was automatically confirmed using the Flickr API. For more information see Flickr API detail.View more CC BY 2.0

Sinead O'Connor non ha mai avuto remore nel difendere idee controverse, ma quanto accaduto nel 1992 durante la sua ultima apparizione al Saturday Night Live ebbe davvero dell'incredibile.

Nel corso degli anni, lo show ha accolto performance strabilianti e, in generale, è stato impreziosito da momenti entrati nella cultura pop. Nulla, però, è mai stato più scandaloso dell'intervento di Sinead O'Connor nel 1992. Il suo monito di protesta proveniva da un'assoluta buona fede che, ciò nonostante, non poté non mandare in bestia milioni di americani. L'SNL è stato il palco di moltissimi artisti di grande spicco del panorama internazionale che, in esso, vedevano un'importante vetrina per mandare messaggi di sensibilizzazione. Elvis Costello, ad esempio, fece lo stesso attraverso la musica, i Rage Against The Machine sventolarono bandiere e Sinead O'Connor utilizzò una foto del Papa.

La protesta di Sinead O'Connor al SNL

Sinead si esibì sul palco del famoso Studio 8H, intonando a cappella il brano di Bob Marley, War. La traccia non fu scelta a caso, diventando un forte messaggio di ribellione nei confronti degli abusi sessuali su minori avvenuti dietro i cancelli dorati del Vaticano. O'Connor decise di utilizzare il messaggio antirazzista di Marley come invettiva contro la violenza di cui migliaia di bambini caddero vittime. L'artista declamò con grande potenza i versi più pungenti della traccia e, giunta al suo climax, estrasse una foto di Giovanni Paolo II, facendola a pezzi con fervore, per poi lanciarla alla telecamera dicendo: "Combattete il vero nemico".

Gli autori di SNL non avevano alcuna idea della protesta di Sinead O'Connor. Durante le prove, infatti, l'artista aveva mostrato la foto di un bambino rifugiato, nascondendo le sue reali intenzioni per non indispettire gli sponsor. In ogni caso, tempo dopo la cantante tornò sulla questione, affermando che non si trattasse di un gesto d'avversione nei confronti del Papa, ma dell'istituzione che simboleggiava in quel momento.

Durante il medesimo colloquio, intrattenuto con le penne del Times, la cantante rivelò di essere stata spinta nei confronti della musica dalla sua personale storia di abusi e che, secondo lei, il compito di un artista, a volte, è quello di mobilitare le masse, sensibilizzando su tematiche scomode che, altrimenti, verrebbero represse. Va detto che, sebbene il messaggio non fosse stato ben accolto dalle comunità più conservatrici statunitensi, nel resto del mondo e nei gruppi più open-minded, il suo gesto sovversivo sia stato visto sin dal principio come un vero e proprio atto eroico. Oggi, quanto fatto da Sinead O'Connor ha dell'incredibile, avendo aggirato le regole di un network attento come quello di SNL per denunciare un fenomeno orribile che, ad oggi, continua a rivelarsi attuale, sebbene sia ben noto alla stragrande maggioranza delle persone.

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