Ottenere la cittadinanza americana può essere un compito particolarmente arduo e, Neil Young, lo ha scoperto nel modo più duro.
Tra domande impossibili ed un lunghissimo iter burocratico, essere considerati cittadini americani quando non si è nati sul suolo statunitense può risultare quasi impossibile. Nel 2019, Neil Young, di nazionalità canadese, raccontò i motivi del suo auspicio di ottenere la doppia cittadinanza e la strana ragione per cui la sua richiesta venne rifiutata. Nella fattispecie, il celebre songwriter scrisse sul suo sito: "Volevo avere la doppia cittadinanza e poter votare. Di recente, ho fatto richiesta per diventare americano e ho passato il test. C'è stata una conversazione in cui ho dovuto rispondere a diverse domande. Ho superato questa fase, ma di recente mi è stato riferito che dovrò essere sottoposto ad ulteriori prove a causa del fatto che faccio uso di marijuana".
La controversia nel dettaglio
Il leggendario artista non ha avuto remore nel fornire i particolari della vicenda, citando testualmente il messaggio ricevuto dall'US Customs Office, secondo il quale al candidato sarebbe potuta essere negata la cittadinanza per aver compiuto atti illegali secondo la legge federale statunitense, nonostante nella nazione in cui sono avvenuti, gli stessi, siano considerati in regola.
Al che, con tagliente sarcasmo, Young rispose: "Spero sinceramente di aver mostrato una buona moralità e che sarò in grado di dare supporto a Donald J. Trump. Vi terrò aggiornati, ma non credo di poter rimanere qui parcheggiato in attesa della risoluzione del procedimento".
Young ha sempre criticato pesantemente l'ex Presidente degli Stati Uniti, soprattutto durante il suo mandato, rifiutando, inoltre, la sua richiesta di utilizzare il classico del 1989 Rockin' In The Free World in campagna elettorale. Inoltre, l'artista giudicò negativamente l'approccio di Trump nei confronti dell'emergenza incendi riscontrata in California nel novembre 2018, in cui la sua casa rimase distrutta. "Sono ancora canadese, nulla mi spingerà via dalle mie radici - affermò Young alle penne dell'LA Times - Ma comunque io vivo in America, pago le tasse lì e la mia bellissima famiglia vive lì. Sono tutti americani, quindi intendo far valere la mia opinione".