Di Ermanno Labianca
Cartoline dalla provincia del rock
Quel ragazzo possedeva un’immaginazione troppo sviluppata per essere soltanto un giovane di periferia in canottiera nera. John Hammond lo capì subito.
L’età dell’innocenza
Quando esce il secondo album di Springsteen, Lester Bangs azzarda paragoni illustri. E sentenzia: magari è un po’ logorroico, ma il ragazzo si farà.
Un randagio nato per correre
Due copertine importanti in un solo giorno. Forse, al terzo tentativo, Bruce Springsteen ha trovato la chiave dell’universo che cercava in Growin’ Up.
La sofferenza e il riscatto
Un Al Pacino alle prese con un pomeriggio di un giorno da cani, i capelli arruffati dopo un risveglio brusco e le mani in tasca di chi deve proteggere quel poco che ha.
Un fiume di possibilità
John Lennon disse che Hungry Heart era la cosa più fresca ed emozionante ascoltata dopo i Beatles. Il Boss era pronto a esplodere.
Il Boss è solo
Una voce, una chitarra, un registratore a 4 piste. Nell’era dei videoclip, Bruce va controcorrente e inventa un capolavoro irripetibile.
Bruce chiama, l’America risponde
Dopo il buio di NEBRASKA, la luce accecante di un album che destinato a spaccare gli anni 80.
Và dove ti porta il cuore
Un matrimonio in crisi, un amore che nasce. Springsteen inizia a tagliare qualche ponte col passato, a cominciare dalla E Street Band.
Doppio colpo a sorpresa
Due dischi distinti ma complementari, rilettura pressoché totale e libera di una carriera.
L’America invisibile
Per nulla pacificato, il Boss canta di un Paese sofferente che i notiziari e la politica fingono di ignorare.
My City Of Ruins
Lasciata la California per il suo New Jersey, il Boss rimette in piedi la E Street Band. È quasi un presagio: l’America sta per essere colpita al cuore.
Futuro e morte
Dieci anni dopo THE GHOST OF TOM JOAD , l’America è un posto ancora più difficile e contraddittorio. Springsteen lo sa e non si volta dall’altra parte.
Quasi una Rolling Thunder Bruce Revue
Era scritto. Prima o poi, il Boss sarebbe tornato alle radici della musica popolare americana.
Il trionfo del Wall Of Sound
L’ennesimo capolavoro di impegno, realismo, integrità e passione. Con un suono che sembra uscito da una radiolina, però.
Riprendersi un sogno
Nel 2008, Barack Obama decide che per l’America è ancora possibile sognare. E il Boss lo prende in parola.
Speranza al costo di un 45 giri
Per la prima volta, il Boss mette in uno stesso disco la sua anima soul e la sua anima folk. Per parlare sia ai bianchi che ai neri.
Il futuro è adesso
Con THE PROMISE, Springsteen tornava agli anni in cui “si nasceva, si moriva e si rinasceva” nel tentativo di costruire un disco perfetto. Quei tempi sono andati.
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