8. Quanta vita, quanta musica
Di Ermanno Labianca
10. GREETINGS FROM ASBURY PARK, NJ
Cartoline dalla provincia del rock
Quel ragazzo possedeva un’immaginazione troppo sviluppata per essere soltanto un giovane di periferia in canottiera nera. John Hammond lo capì subito.
18. THE WILD, THE INNOCENT & THE E STREET SHUFFLE
L’età dell’innocenza
Quando esce il secondo album di Springsteen, Lester Bangs azzarda paragoni illustri. E sentenzia: magari è un po’ logorroico, ma il ragazzo si farà.
26. BORN TO RUN
Un randagio nato per correre
Due copertine importanti in un solo giorno. Forse, al terzo tentativo, Bruce Springsteen ha trovato la chiave dell’universo che cercava in Growin’ Up.
34. DARKNESS ON THE EDGE OF TOWN
La sofferenza e il riscatto
Un Al Pacino alle prese con un pomeriggio di un giorno da cani, i capelli arruffati dopo un risveglio brusco e le mani in tasca di chi deve proteggere quel poco che ha.
42. THE RIVER
Un fiume di possibilità
John Lennon disse che Hungry Heart era la cosa più fresca ed emozionante ascoltata dopo i Beatles. Il Boss era pronto a esplodere.
50. NEBRASKA
Il Boss è solo
Una voce, una chitarra, un registratore a 4 piste. Nell’era dei videoclip, Bruce va controcorrente e inventa un capolavoro irripetibile.
58. BORN IN THE U.S.A.
Bruce chiama, l’America risponde
Dopo il buio di NEBRASKA, la luce accecante di un album che destinato a spaccare gli anni 80.
68. TUNNEL OF LOVE
Và dove ti porta il cuore
Un matrimonio in crisi, un amore che nasce. Springsteen inizia a tagliare qualche ponte col passato, a cominciare dalla E Street Band.
74. HUMAN TOUCH/LUCKY TOWN
Doppio colpo a sorpresa
Due dischi distinti ma complementari, rilettura pressoché totale e libera di una carriera.
80. THE GHOST OF TOM JOAD
L’America invisibile
Per nulla pacificato, il Boss canta di un Paese sofferente che i notiziari e la politica fingono di ignorare.
86. THE RISING
My City Of Ruins
Lasciata la California per il suo New Jersey, il Boss rimette in piedi la E Street Band. È quasi un presagio: l’America sta per essere colpita al cuore.
94. DEVILS & DUST
Futuro e morte
Dieci anni dopo THE GHOST OF TOM JOAD , l’America è un posto ancora più difficile e contraddittorio. Springsteen lo sa e non si volta dall’altra parte.
100. WE SHALL OVERCOME: THE SEEGER SESSIONS
Quasi una Rolling Thunder Bruce Revue
Era scritto. Prima o poi, il Boss sarebbe tornato alle radici della musica popolare americana.
106. MAGIC
Il trionfo del Wall Of Sound
L’ennesimo capolavoro di impegno, realismo, integrità e passione. Con un suono che sembra uscito da una radiolina, però.
114. WORKING ON A DREAM
Riprendersi un sogno
Nel 2008, Barack Obama decide che per l’America è ancora possibile sognare. E il Boss lo prende in parola.
120. WRECKING BALL
Speranza al costo di un 45 giri
Per la prima volta, il Boss mette in uno stesso disco la sua anima soul e la sua anima folk. Per parlare sia ai bianchi che ai neri.
126. HIGH HOPES
Il futuro è adesso
Con THE PROMISE, Springsteen tornava agli anni in cui “si nasceva, si moriva e si rinasceva” nel tentativo di costruire un disco perfetto. Quei tempi sono andati.