Le pagelle (e i voti) della prima serata di Sanremo 2024

E’ cominciato il Festival di Sanremo, e si sono esibiti tutti e 30 gli artisti in gara. Tra le gag poco riuscite di Zlatan Ibrahimović, quelle spassose di Fiorello, la redazione di Stonemusic (stasera con potere di voto!) si è concentrata sulla musica, e dalla sala stampa del Roof direttamente dentro l’Ariston, ci da i propri voti.

CLARADiamanti grezzi (5 1/2). Lei bella (bellissima a dir la verità), ma convincente a tratti. Forse un diamante troppo grezzo. Pazzesca la produzione del brano, molto contemporanea.

SANGIOVANNIFiniscimi (7). Rispetto a brani precedenti dell’artista, qui ritroviamo un Sangiovanni meno incisivo ma forse più maturo. Piace molto il suo atteggiamento “scazzato” e apparentemente disinteressato rispetto alla gara… forse troppo però?

FIORELLA MANNOIAMariposa (8). Si presenta sul palco con un abito preziosissimo ma scalza: un ossimoro che si avverte anche nel brano che propone, fatto di contrasti. Una Fiorella nuova che ci piace. Standing ovation meritatissima.

LA SADAutodistruttivo (7). Bene, molto forti. Certo però che un gruppo punk accompagnato dall’orchestra tutta leccata da Sanremo non fa troppo “fuck the system”… dove sono finiti i Sex Pistols?

IRAMATu no (7). Mi ha convinto di più l’esibizione live che la versione registrata. Resta il fatto che questa voce impostata di Irama a me non convince troppo, mi sembra eccessivamente artefatta.

GHALICasa mia (5 1/2). Il testo con poca fantasia gioca sui soliti cliché cari alla trap: la periferia degradata (quale poi?), le sparatorie, il disagio. Film divertente ma stravisto.

NEGRAMARORicominciamo tutto (7). Rivederli fa un po’ effetto “2010”. Brano però buono che avrà un successo anche oltre il Festival.

ANNALISASinceramente (8 1/2). Fortissima, nuovo tormentone radiofonico.

MAHMOODTuta gold (8 1/2). Fa centro di nuovo con un brano tutto da ballare. Otterà un ottimo piazzamento in questo Festival, ma gli basterà questa performance per vincere anche stavolta?

DIODATOTi muovi (7 1/2). Brano molto fine, ben calibrato, testo ottimo (Diodato scrive benissimo e lo sappiamo). Una canzone che merita più ascolti per essere compresa. In generale, anche rispetto a “Fai rumore” (con la quale aveva vinto il Festival 2020) è meno immediata.

LOREDANA BERTE’Pazza (8). Ottimo brano, graffiante. Ritornello fortissimo, super orecchiabile, entra subito in testa e garantirà a questo brano un grande successo radiofonico. Già una hit.

GEOLIERI pe’ me, tu p’ te (5). Mio nonno era uno di poche parole, ma, durante un festival degli anni 90, davanti a una canzone in napoletano, disse: “Ma Sanremo è il festival della canzone italiana, non napoletana”. Ecco.

ALESSANDRA AMOROSOFino a qui (6 1/2). Brano tipicamente “da Amoroso”, otterrà un ottimo successo, ma a me non ha convinto particolarmente. Non ci sono elementi d’innovazione, il testo non è particolarmente travolgente, lei non particolarmente empatica (nonostante ci provi).

THE KOLORSUn ragazzo una ragazza (8). Siamo di fronte a uno di quei tormentoni talmente tormentoni che potrebbero stufare subito. Però così, al primo ascolto, fa ballare e si incolla subito in testa.

ANGELINA MANGOLa noia (7 1/2). Brano molto interessante, costruzione originale. Ad un secondo ascolto convince di più.

IL VOLOCapolavoro (4). Dobbiamo commentare?

BIG MAMALa rabbia non ti basta (6). Sicuramente brava, sicuramente interessante, ma quest’anno la concorrenza è troppo agguerita.

RICCHI E POVERIMa non per tutta la vita (7,5). Iconici, oltre il tempo.

EMMAApnea (9). Una Emma diversa, con un brano dalla produzione super contemporanea. Molto convincente. Merita senz’altro il podio.

RENGA NEKPazzo di te (5). Sanno di due artisti con due storie rilevanti ma che non sono riusciti ad adattarsi ai tempi. Tentativo apprezzabile, ma il risultato… meno.

MR RAINDue altalene (6 1/2). Tutti i pezzi al posto giusto. Però non è nulla di nuovo, assomiglia molto nelle intenzioni e nell’intensità al brano dello scorso anno.

BNKR44 – Governo punk (6+). Bravi, bel ritmo, convincenti. Hanno però di fronte competitors molto più forti e prestanti.

GAZZELLETutto qui (8). Al secondo ascolto mi è piaciuta ancora di più. Però, storicamente, artisti e brani marcatamente “indie” non funzionano troppo per il pubblico di Sanremo. Bel brano ma probabilmente farà fatica a scalare la classifica in questo contesto.

D’ARGEN D’AMICOOnda alta (7 1/2). Spassoso, irriverente. Brano destinato al successo, soprattutto radiofonico. A Sanremo credo si piazzerà a metà.

ROSE VILLAINClick boom (7). Esordiente con un brano sorprendente. La strofa sembra introdurre ad un ritornello completamente diverso e invece… boom, sorpresa!

SANTI FRANCESIL’amore in bocca (7). Buon esordio a Sanremo per il duo reduce da X-Factor.

FRED DE PALMAIl cielo non ci vuole (7+). Nuovo tormentone? Non tanto, ma il brano è bello, ben costruito, entra subito in testa.

MANINNISpettacolare (6). Bel brano d’amore pop, ben costruito, molto (troppo?) tradizionale. Super sanremese. Nella seconda metà della classifica.

ALFAVai (5). Ha una sua fan base affezionata ma questa proposta è molto debole per questo Sanremo. Peccato.

IL TREFragili (5). Orecchiabile ma non va oltre. Testo e produzione non sono particolarmente originali. Anzi, fin troppo consueti e tradizionali.

 

 

 

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