Come suonare la chitarra come Jeff Beck

Jeff Beck | WENN Rights Ltd / Alamy Foto Stock
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Un chitarrista leggendario che ha trascorso oltre mezzo secolo spingendo sé stesso ed i confini del suo strumento ben oltre i limiti creativi designati. Scopriamo i segreti del playing di Jeff Beck.

Definire lo stile di Jeff Beck e provare a replicarlo non è un'impresa facile. Come già precedentemente accennato, una delle peculiarità dell'iconico guitar hero risiede proprio nel cambiamento. La sua tecnica è mutata nel corso delle epoche, senza mai perdere il dinamismo e l'identità artistica prorompente che lo hanno spinto nella stratosfera. Ci sono alcuni trademarks di Jeff Beck a cui gli appassionati del suo playing possono aggrapparsi per ripercorrere le sue straordinarie gesta. Li vediamo di seguito.

Overview dello stile di Jeff Beck

Ad un primo sguardo, il playing di Jeff Beck si distingue per l'uso smodato che il chitarrista, da sempre, fa della leva del tremolo. Una volta imbracciata una chitarra a ponte mobile e, preferibilmente, una Stratocaster o simile, è consigliabile sviluppare un buon controllo della leva, fino ad arrivare al punto in cui, alterando una nota, si raggiunga un'altra, più acuta o grave in funzione delle esigenze e delle capacità costruttive dello strumento. Altra tecnica fondamentale per replicare l'approccio del chitarrista, è il bending, da accompagnare ad un colpo secco sul tremolo, in modo da far "vibrare" la nota.

Un modo efficace per comporre ritmiche nel suo stile, poi, sarebbe quello di progredire con gli accordi con lick e note singole negli intervalli tra una posizione e l'altra. Bisogna, poi, maturare dimestichezza col Modo Misolidio e dare modo alle note di respirare, specie durante gli assoli. L'uso delle armoniche, hammer-on e pull-off a volontà, il tapping, i caratteristici "banjo rolls" ed i giochi col potenziometro del volume, poi, arricchiscono di carisma le esecuzioni del chitarrista, in cui l'aspetto emotivo non manca mai e, anzi, si rivela fondamentale. Guardando la ritmica, invece, Jeff Beck predilige un approccio aggressivo: playing deciso, riff ricchi di doublestop ed una dinamica particolarmente incisiva.

 

La sua strumentazione

Nei primi anni, Jeff Beck ha adottato diverse chitarre. Nel periodo Yardbirds, ad esempio, il chitarrista utilizzò una Fender Esquire, antenata della Telecaster risalente al 1954, che finì per donare a Jimmy Page. Durante i giorni jazz-fusion, adottò una Gibson Led Paul ed una Gretsch Duo-Jet appartenuta a Cliff Gallupp, ascoltabile sull'album CRAZY LEGS. Con l'evolversi del suo playing, cambiarono anche le sue esigenze. Questo, portò Jeff Beck a legarsi alla Fender Stratocaster, chitarra con cui oggi viene maggiormente identificato. Lo strumento perfetto, secondo lui e molti altri, per versatilità, possibilità sonore e di modifica e, ovviamente, per il ponte mobile particolarmente semplice da utilizzare e nella manutenzione. Oggi, i die hard fan di Jeff Beck hanno la possibilità di acquistare un modello firmato dall'artista che riprende le specifiche principali da lui richieste.

Una comune Stratocaster o similare può, però, svolgere ugualmente il lavoro richiesto. Per gli amplificatori, Beck si affida maggiormente alle testate Marshall, senza disdegnare, però, combo Fender e Vox. In termini di effetti, nella pedaliera di Jeff Beck figurano il Klon Centaur: overdrive vintage particolarmente difficile da acquistare sul mercato, il Super Whine-O Wah di Snarling Dogs,il Pro Co The Rat, un Tape Echo di Strymon, un delay analogico di Way Huge Electronics, un tone bender ed un riverbero. Suonare Jeff Beck significa utilizzare la mano destra in via del tutto esclusiva, senza adoperare il plettro. Leggenda vorrebbe, infine, che il guitar god sarebbe solere spargere talco sulla mano sinistra per rendere il tocco sul manico più morbido e scorrevole.

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