Come suonare la chitarra come Joe Perry degli Aerosmith

daigooliva – Flickr CC BY-SA 2.0

Il protagonista del nostro appuntamento settimanale, oggi, è Joe Perry, un guitar hero in grado di contribuire ampiamente al lascito inestimabile di una delle più trasgressive rock band della storia.

Joe Perry continua, con gli Aerosmith, ad infiammare i palchi di tutto il mondo, tra riff imponenti, ballate solenni e soli taglienti. Un artista completamente autodidatta, il cui playing, è condizionato totalmente dall'emozione, dal feeling. Joe Perry è una vera e propria groove machine, il cui approccio, è anche uno degli ingredienti neanche troppo segreti del successo degli Aerosmith. Nella band, il chitarrista alterna i compiti con Brad Whitford, lavorando in completa armonia in favore di un prodotto finale formidabile.

Lo stile di Joe Perry in pillole

Quando si osservano guitar heroes come Joe Perry, il loro stile va analizzato partendo dal modo con cui tengono il plettro. In modo similare al suo mentore Keith Richards, Perry regge l'accessorio in modo da avere un attacco "deciso e molleggiato". L'ossimoro in questione proviene dal groove serrato che contraddistingue il suo playing, mentre l'allentamento della tensione proviene dal modo con cui esegue i movimenti con la pennata, col polso rilasciato e "senza fretta".

Il playing di Perry è fluido, ricco di slide, ma non impeccabile, come una chitarra hard rock che si rispetti dovrebbe essere, infatti, la chitarra degli Aerosmith è sporca anche negli arpeggi e nei soli, seppur leggermente.

Guardando in maniera più specifica alle tecniche da lui maggiormente utilizzate, possiamo affermare che, alla stregua di molti altri guitar hero della sua generazione, anche Perry predilige un approccio blues più grintoso ed aggressivo, utilizzando la Pentatonica per i suoi soli e arricchendola con interventi in Misolidio. I suoi lick sono fugaci, decisi, ricchi di bending e slide, mentre i riff si presentano maestosi, grazie agli accordi aperti che li compongono, trovando misura quando suonati con la tecnica del double stop.

Il rig del chitarrista

Nel corso della sua brillante carriera, Perry ha utilizzato un numero molto cospicuo di strumenti. Il suo sound, però, trova spazio in maniera più confortevole tra le corde e i legni delle chitarre Gibson Les Paul, di cui lui è un avido appassionato, oltre che artista signature con diversi modelli costruiti su sue specifiche e disponibili all'acquisto. Tra le chitarre che immortalano istantanee di determinate ere del suo sound, però, citiamo anche la Fender Telecaster.

Per gli amplificatori, Perry predilige i Majors da 200 W di Marshall, ma nel suo rig trovano spazio anche Friedman e Vox. Sono pochi, poi, gli effetti che definiscono il suo playing. Parliamo del Wah, del pedale Whammy, di un distorsore e un Octave Generator. Per le corde, la scelta di Joe ricade sulle Gibson Brite Wires .010-.046, mentre i plettri che adotta più di frequente sono i Dunlop 483 Classic Celluloid Heavy.

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