I Rammstein provocano Polonia e Russia baciandosi e sventolando bandiere LGBT durante il loro tour
I Rammstein, gruppo industrial metal tedesco, sono spesso stati accusati di essere dei veri e propri istigatori di violenza. Invece, nel tour in cui sono impegnati in questo momento sembra che vogliano far cambiare idea a tutti sul loro conto.
Già lo scorso 24 luglio, durante l’esibizione in Polonia (contesto problematico per la comunità gay), la band di Till Lindemann si è fatta trasportare sul palco a bordo di due gommoni sventolando due bandiere arcobaleno, a richiamare sia gli ultimi fenomeni di migrazione che la comunità LGBT. Tomasz Kołodziejczyk, rappresentante dell’associazione LGBT locale “Stowarzyszenie Tęczówka“ ha affermato che l’idea è stata totalmente loro.
Rammstein: wave pride flags
Me: burst into massive tears pic.twitter.com/EEceEAICnG— Koneko-sama (@k_cat10969) 25 luglio 2019
Inoltre, nel corso dell’ultimo concerto svoltosi in Russia (in un altro contesto non favorevole alla comunità gay), i chitarristi del gruppo, Paul Landers e Richard Kruspe, si sono baciati durante l’esecuzione del brano Auslander, contenuto nell’ultimo disco dal titolo eponimo, uscito lo scorso maggio.
Vi ricordiamo che il 13 luglio 2020 i Rammstein saranno in concerto in Italia allo Stadio olimpico Grande di Torino.