Quella volta in cui Bowie diede dell’idiota a Celentano

Dopo l'intervista imbarazzante affrontata con Adriano Celentano, Bowie si sfoga con la stampa: "È un idiota!"

È il 1999 quando David Bowie viene invitato come ospite nella trasmissione ideata e condotta da Adriano Celentano, "Francamente me ne infischio". L'intervista verte verso domande piuttosto fuori luogo, a cui Bowie non si aspetta di dover rispondere. Il Duca Bianco infatti, è andato lì semplicemente per pubblicizzare e presentare al pubblico italiano il suo nuovo singolo Thursday’s Child, pensando di dover rispondere a curiosità sul brano in questione o sulla propria carriera in generale. Niente di più sbagliato, Celentano è da sempre un personaggio provocatorio e le sue domande non sono da meno.

L'intervista inizia con una domanda assurda: "Secondo te c'è futuro?", Bowie risponde, ridendo nervosamente (come farà per tutto il tempo): "Per me sì, e per te?". Ma il Molleggiato nazionale non demorde e continua con questo genere di domande: "Cosa bisogna fare contro la fame nel mondo?". Bowie cerca di rispondere nella maniera più ovvia: "La politica deve agire, ma il cambiamento deve partire dalla gente". Celentano lo pressa: "E perché la gente tarda a muoversi?". A questo punto il Duca ribatte stizzito: "Non sono la persona giusta a cui fare queste domande".

Dopo una serie di quesiti (che dall'imbarazzo creato sembrano infiniti), forse Celentano inizia a capire di essere andato un po' oltre: "Pensi che ci rivedremo in futuro?". "Dal momento che ci siamo visti oggi non c'è nessun motivo per vederci ancora". È proprio dopo questa chiarissima risposta che il Molleggiato comprende: "Hai fretta di andartene, vuoi tagliare il discorso?". "Io? Non fermatemi e posso parlare all'infinito, non vi conviene nemmeno iniziare a parlare con me".

Ma le dichiarazioni più dure arrivarono in seguito. Pochi giorni dopo l’artista, durante una conferenza stampa presso il Four Seasons di Milano ricorda l’accaduto, sfogandosi:

Capivo perfettamente cosa mi stava dicendo. Credo che lui sia un idiota. Però ero lì per suonare la mia canzone. In ogni caso, non credo che mi inviteranno ancora.

La replica di Celentano, ovviamente, non tarda ad arrivare. Anche lui, come Bowie, non ama i giri di parole e arriva dritto al punto:

Io forse sono un idiota, ma certamente essere quotato in Borsa ti rende confuso. Il tema dell’intervista nasceva da una dichiarazione che Bowie aveva fatto a Parigi e nella quale diceva che partecipava volentieri perché io ero ‘socialmente impegnato’. Illudendomi, cercai di coinvolgerlo sul piano sociale, constatando invece che lui era ‘socialmente impegnato’ solo a promuovere il suo disco.

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