Queen: tutti i segreti della discografia italiana dal 1973 al 1979

Non sono molti i complessi che possono vantare vendite similia quelle di Beatles, Led Zeppelin e Pink Floyd. I Queen, con i loro album degli anni Settanta e Ottanta, sono fra questi. Ecco l’analisi della produzione italiana dei primi sei anni di carriera.

QUEEN
Keep Yourself Alive/Doing All Right/Great King Rat/My Fairy King/Liar/The Night Comes Down/Modern Times Rock’n’Roll/Son AndDaughter/Jesus/Seven Seas Of Rhye

LP EMI 3C 064-94519; 1974 €80

Il disco è acerbo e legato a un hard/glam rocktipico dei primi anni Settanta. Però, collocato storicamente nel momento della sua uscita, non può che risultare ottimo. L’album non ha molta fortuna e la stessa cosa avviene per il singolo estratto, Keep YourselfAlive/Son And Daughter, che precede di una settimana l’uscita del 33. In Italia l’album viene distribuito alcuni mesi più tardi rispetto all’originale inglese, nel gennaio del ’74: la grafica è identica alla pubblicazione madre – la cui copertina è a busta singola – ma si discosta da questa per alcune varianti come l’indicazione del “Made In Italy” e l’acronimo SIAE che identifica le copie distribuite nel nostro paese. In questo caso il timbro SIAE è quello piccolo di prima generazione da 13 millimetri.

QUEEN II

Procession/Father To Son/White Queen (As It Began)/Some Day One Day/The Loser In The End/OgreBattle/The Fairy Feller’s Master-Stroke/Nevermore/The March Of The Black Queen/Funny How Love Is/Seven Seas Of Rhye

LP EMI 3C 064-95186; 1974 €80

Tra le ricercate armonie vocali e l’immagine iconica della copertina di Mick Rock, già fotografo di David Bowie, Lou Reed e Mott the Hoople, il secondo album dei Queen sprigiona nuove energie passionali e viene pubblicato in Gran Bretagna l’8 marzo del 1974. L’idea di Mick Rock, ispiratosi per la cover a un’immagine della divina Marlene Dietrich tratta dal film Shangai Express, trova accondiscendente un affascinato Freddie Mercury. Il cantante condivide ancor più l’immagine interna: lo scatto caratterizza la sensibilità glamour decadente del momento con un “guardaroba” capace di descrivere al meglio la sua stravaganza in una regale immagine dal sicuro impatto emotivo. Regali sono anche le note introduttive di Procession che apre l’album introducendo un percorso d’indubbie potenzialità tecnico-artistiche che nel corso degli anni la band implementerà. In Italia, il disco viene stampato il 26 aprile 1974 quando i Queen sono ancora poco conosciuti e poco reclamizzati, con la EMI Italiana che gioca al risparmio: la copertina viene infatti realizzata a busta singola e a supportare la tesi della poca fiducia nei confronti della band nel nostro Paese, c’è la mancata pubblicazione del secondo 45 giri inglese, Seven Seas Of Rhye, abbinato all’inedito See What A Fool I’ve Been, stampato invece in alcuni Paesi continentali. Tornando al 33 giri, anche in questo caso il timbro dell’acronimo SIAE per la stampa originale è quello piccolo di prima generazione e il 33 giri viene completato dalla busta interna con i testi.

SHEER HEART ATTACK
Brighton Rock/Killer Queen/Tenement Funster/Flick Of The Wrist/Lily Of The Valley/Now I’m Here/In The Lap Of The Gods/Stone ColdCrazy/Dear Friends/Misfire/Bring Back That Leroy Brown/She Ma-kes Me (Stormtrooper In Stilettos)/In The Lap Of The Gods… Revisited

LP EMI 3C 064-96025; 1975 €50

È sempre Mick Rock a immortalare i Queen per la copertina del terzo ellepì, SHEER HEART ATTACK. Pubblicato in terra d’Albione l’8 novembre del ’74, è l’album che consacra definitivamente la band. La formula glamour si affina e diviene più netta; l’ammiccante hard rock e l’esuberanza che si propaga tra le tredici tracce sono le fondamenta della loro crescita musicale. Contemporaneamente all’uscita dell’album, i Queen intraprendono il loro primo grande tour mondiale. In tutto questo un ruolo importante lo gioca Killer Queen, il brano scelto come supporto a 45 giri: il singolo raggiunge la piazza d’onore in Inghilterra e spopola nel difficile mercato statunitense. In questo terzo disco, la musica diventa più immediata e traccia la strada per il cammino futuro, fatto di tanta creatività e versatilità; ed è anche da qui che partono i primi classici del loro repertorio live come la stessa Killer Queen, Brighton Rock e Now I’m Here.

SHEER HEART ATTACK entra nella Top Ten un po’ ovunque e nel gennaio del 1975 la band riesce a bissare il successo con il quarto singolo: Now I’m Here/Lily Of The Valley. Tra i Queen e il pubblico italiano non scatta ancora la scintilla e il successo è ancora distante. A un discreto riscontro commerciale dell’album, corrisponde un totale disinteresse per Killer Queen, il primo singolo ufficiale italiano, un brano scritto da Freddie Mercury e stampato il 25 febbraio del 1975. Complice una bassa tiratura con le vendite vicine allo zero, oggi il 45 giri italiano rimane il disco più quotato e ricercato dai collezionisti di tutto il mondo. Non viene pubblicato, invece, Now I’m Here.

SHEER HEART ATTACK uscì con copertina a busta singola (come l’originale inglese) accompagnato dalla busta interna con i testi stampati.

L’articolo integrale su Vinile n. 22, acquistabile in edicola oppure online cliccando qui. 

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