AC/DC: la storia dietro all’audizione di Brian Johnson

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Foto via: www.musiclipse.com

Il 19 aprile 1980 Brian Johnson, dipendente di un'autofficina, divenne il nuovo cantante del gruppo rock più noto di sempre. Ma cosa portò alla sua scelta?

Nella notte tra il 18 e il 19 febbraio 1980, a soli 33 anni, Bon Scott si spense nella sua Renault 5, probabilmente per intossicazione da alcool. Circa sei settimane dopo, gli AC/DC annunciarono di aver trovato un nuovo frontman. Il dolore per la perdita di Scott era ancora forte, ma proprio per onorarne la memoria, il gruppo australiano aveva deciso di portarne avanti il progetto.

Così, il 19 aprile del 1980, la formazione accolse tra i suoi membri Brian Johnson. Johnson, per metà inglese e metà italiano, aveva suonato negli anni 70 in una band glam rock di discreto successo, i Geordie. E si era già fatto notare. Badate bene, non dai fratelli Young, ma proprio da quel cantante che sarebbe poi andato a sostituire: Bon Scott.

Bon Scott, nel 1973, non aveva ancora conosciuto i membri del gruppo hard rock a cui avrebbe prestato la voce. Quell'anno, Scott militava nelle fila dei Fraternity. La sua band riuscì, per salvare una carriera purtroppo parca di successi, ad assicurarsi l'apertura di una serie di concerti dei Geordie, proprio il gruppo guidato da Johnson.

A quanto si racconta, Brian Johnson aveva in corso un'appendicite, ma cantò ugualmente. Il suo timbro di voce, potente e graffiante, e la sua performance, colpirono Scott, che avrebbe riferito, qualche anno più tardi, a Angus e Malcolm Young:

Ho visto cantare questo ragazzo, Brian Johnson, ed è stato fantastico. Era sul pavimento, scalciava e urlava, che spettacolo!

Passò del tempo. Brian Johnson continuò a suonare, anche se più sporadicamente, con i Geordie, ma si dedicò anche all'altra sua passione: i motori.

Stava infatti lavorando a Newcastle, sua città natale, in un'officina di riparazione di tetti e parabrezza delle auto, quando ricevette la telefonata che gli cambiò la vita. Il suo nome rientrava nella lista dei candidati possibili per il ruolo di cantante degli AC/DC, accanto all'ex vocalist dei Back Street Crawler, Terry Slesser,  Noddy Holder degli Slade, Alan Fryer degli Heaven e Buzz Shearman dei Moxy.

Brian si presentò così a Londra ma la sua attenzione non si diresse subito alla band, bensì ai tecnici del suono. Cominciò a chiacchierare, a intrattenersi con loro, finchè non venne letteralmente prelevato a forza per eseguire Whole Lotta Rosie, brano che gli AC/DC avevano registrato nel 1977. Fu la prima delle due cover eseguite dal cantante. Non ne servì una terza: era chiaro a tutti che Brian Johnson sarebbe stato il nuovo cantante della band.

Quarant'anni dopo, non possiamo che ricordare quel giorno e applaudire alla scelta. Il timbro di voce di Brian, più acuto rispetto a quello di Bon Scott, ma allo stesso tempo incisivo e graffiante come pochi, conquistò non solo i membri del gruppo australiano, ma anche i suoi fan.

A loro, Brian regalò BACK IN BLACK, che ancora oggi detiene il record di disco di maggior successo degli AC/DC, con più di 50 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

Nel 2016, dopo 36 anni passati con gli AC/DC, Brian venne licenziato dal gruppo per gravi problemi di udito, e sostituito per qualche data da Axl Rose dei Guns N'Roses.

Qualcuno ha apprezzato gli "AXL/DC", qualcun altro, invece, ha chiesto il rimborso del biglietto. Perché sul palco avrebbe voluto vedere Brian, il cantante appassionato di motori addocchiato a suo tempo da Bon Scott.

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